La Nuova Ferrara

Ferrara

Occhio elettronico

Velox ad Argenta, ricorso alle multe

Velox ad Argenta, ricorso alle multe

L’agente di commercio: «Nessuna sanzione in 38 anni, due ad Argenta». Nel mirino lo strumento di via Matteotti: «È approvato, non omologato»

3 MINUTI DI LETTURA





Argenta «Sono un agente di commercio da 38 anni, percorro circa 50mila chilometri l’anno e mai ho preso una multa per eccesso di velocità: la mia patente a pieni punti ne è la prova. Eppure, in via Matteotti ad Argenta ho ricevuto due sanzioni da autovelox in soli dieci giorni». A scriverci è un cittadino che ha da poco presentato il ricorso al prefetto di Ferrara avverso queste due sanzioni. «Percorrevo una strada chiaramente extraurbana (limite 90 km/h), ho visto il cartello di presenza dell’autovelox e mi sono mantenuto sotto i 70 km/h. Nonostante ciò, le multe sono arrivate. Da lì ho deciso di indagare e ho scoperto quanto ho dettagliato nel ricorso , contenente anche le foto che rendono evidente il motivo per cui si crei l’errore di percezione. Va considerato che per un automobilista non locale come me, Argenta è un paesino e il navigatore conduce su via Matteotti nel tragitto da Ferrara a Ravenna dopo aver sfiorato ed essere usciti dal paese. In gran parte del nostro Paese molti Comuni hanno spento gli autovelox non conformi alle nuove e complesse normative. Argenta, invece, ha scelto di mantenerlo attivo pur non rispettando i requisiti», sottolinea.
Fra i punti evidenziati nel ricorso alcuni detti anche dal superesperto Carlo Spaziani, che in passato si era occupato ad Argenta del velox alla Celletta. Eccone alcuni: “Mancata omologazione: si contesta che l’apparecchio utilizzato sia solo ‘approvato’ e non ‘omologato’ ministerialmente, requisito essenziale per la legittimità dell’accertamento secondo una recente e univoca ordinanza della Corte di Cassazione. Violazione del Decreto ministeriale: l’amministrazione avrebbe ignorato gli obblighi del nuovo Decreto, come l’installazione dei segnali con i limiti di velocità, la valutazione preventiva sull’uso di dissuasori e la documentazione sul elevato livello di incidentalità del tratto di strada, dove la velocità risulti causa principale”. Il ricorso analizza anche la strada: “Via Matteotti presenta tutte le caratteristiche percettive di una strada extraurbana. Si sviluppa in aperta campagna, non presenta edificazione continua e appare un contrasto emerso con Anas circa la delimitazione del centro abitato di Argenta, che possono comportare problemi di sicurezza stradale e ingenerare confusione. È raggiungibile dalla campagna attraverso strade pubbliche (via Cillane) senza incontrare cartelli di centro abitato”.
«A mio parere - conclude -, il caso dell’autovelox di Argenta si configura come l’emblema di un uso punitivo e non preventivo dello strumento, in palese violazione dello spirito e delle norme cogenti introdotte dal Decreto Autovelox entrato in vigore a giugno. La speranza è che la giustizia ristabilisca l’equilibrio, costringendo l’amministrazione a scegliere la strada della sicurezza reale, basata sulla deterrenza e sull’informazione, anziché quella più redditizia delle sanzioni. Poiché il mio ricorso impiegherà almeno sei mesi, l’autovelox continuerà a sanzionare gli automobilisti... ». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA