La Nuova Ferrara

Ferrara

Lavoro

Basell, firmato l’accordo per tre mesi di fermata a Ferrara

Alessandra Mura
Basell, firmato l’accordo per tre mesi di fermata a Ferrara

Sospesa sino alla fine dell’anno la produzione di catalizzatori. Evitata la cassa integrazione, sì a trasferimenti e formazione

3 MINUTI DI LETTURA





Ferrara La fermata di tre mesi ci sarà, ma il ricorso alla cassa integrazione e ad altri ammortizzatori sociali è stata scongiurata. Le Rsu dello stabilimento Basell sono riuscite a chiudere con l’azienda un importante accordo per poter affrontare con il minore impatto possibile per i lavoratori la situazione di blocco forzato che coinvolge alcune linee di produzione. Una sofferenza determinata dallo slittamento dell’operazione di revamping degli impianti che in prima battuta sarebbe dovuta partire a primavera ma il cui orizzonte è stato spostato fino al 2028. Tutto questo in un quadro generale di crisi e incertezze per il settore della chimica a livello non solo locale e nazionale, ma europeo.

L’accordo raggiunto giovedì pomeriggio (dopo una lunga giornata di trattative) è stato illustrato venerdì da Luca Fiorini (Rsu Cgil) nel corso di un’assemblea con i lavoratori molto partecipata, segno della piena consapevolezza del momento cruciale che attraversa lo stabilimento ferrarese. In vista degli annunciati investimenti tesi a rinnovare e a rendere più efficiente il settore dei catalizzatori, era stato disposto un aumento della produzione per poter far fronte allo stallo necessario per mettere a punto la riqualificazione. E mentre l’investimento è sempre più lontano, nello stabilimento c’è uno stock di catalizzatori che non trova sbocchi di mercato, per mancanza di richiesta.

Da qui la fermata di tre mesi fino alla fine dell’anno che interessa da subito due linee di produzione, e in seguito una terza. Cinquanta gli operai coinvolti nella sospensione dell’attività, su un totale di 930 dipendenti di Basell.

La prospettiva più temuta era il ricorso alla cassa integrazione «ma oltre alla crisi, ci sono anche le modalità e l’approccio per affrontarla – sottolinea la segretaria generale Filctem Cgil, Ida Salvago – ed è quello che in questo caso ha fatto la differenza grazie all’impegno delle Rsu che sono riuscite a raggiungere un’intesa con l’azienda per applicare tutti gli strumenti a disposizione ed evitare di utilizzare gli ammortizzatori sociali».

Il primo passo sarà quello di mettere mano allo smaltimento delle ferie, tutelando così il reddito dei dipendenti. Un capitolo particolarmente importante dell’accordo, soprattutto in vista della profonda e difficile trasformazione che il settore della chimica sta attraversando, riguarda quello della formazione e dell’aggiornamento professionale. Il tempo lavorativo “perso” a causa della fermata, dovrà diventare un investimento per acquisire ulteriori competenze. Ci sarà quindi un’attività di formazione interna per consentire ai lavoratori di arricchire il loro bagaglio di conoscenze legate alle innovazioni del comparto.

Il terzo punto riguarda l’affiancamento del personale in altri reparti dello stabilimento. Durante il periodo di fermata, i lavoratori saranno quindi impiegati in settori diversi da quello di appartenenza, anche in un’ottica di mantenere la continuità produttiva e garantire la piena operatività dei comparti.

«L’idea – prosegue Salvago – era anche quella di trovare il modo di coinvolgere l’intera azienda e tutti i suoi lavoratori e non solo quelli che stanno subendo l’impatto della fermata degli impianti». Con questo accordo, rimarca, «i dipendenti di Basell hanno voluto dare anche un segnale di impegno, non si vogliono accontentare di esaurire le ferie per evitare la cassa integrazione, ma vogliono continuare a lavorare sfruttando tutti i canali a disposizione, e approfittare dello stallo per migliorare il loro bagaglio professionale. Ricordando che il Petrolchimico da ottant’anni è parte integrante della città, e ha al suo interno competenze preziose e un’altissima qualità del lavoro che non devono essere disperse».l

© RIPRODUZIONE RISERVATA