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Il caso

Cimitero di Comacchio, riesplode la protesta con il ritardo dei lavori

Katia Romagnoli
Cimitero di Comacchio, riesplode la protesta con il ritardo dei lavori

Intanto si avvicina la commemorazione defunti

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Comacchio Si avvicina la ricorrenza della commemorazione dei defunti, però il cimitero di Comacchio è ancora in attesa dell’avvio dei lavori di ristrutturazione del muro di cinta, di epoca risorgimentale, e di tutta l’area più antica, attualmente transennata e protetta da un telone in plastica, caratterizzata da loculi scoperti, in parte franati e in gran parte in condizioni di degrado.

Ai primi di settembre, come aveva spiegato il sindaco lagunare Pierluigi Negri, dopo mesi di vane interlocuzioni con il concessionario, il Comune aveva avviato le procedure per l’affidamento del servizio a una nuova ditta, mediante procedura semplificata.

«L’obiettivo era e dovrebbe essere quello di voltare pagina, secondo le parole del sindaco – interviene il consigliere comunale Luca Buzzi, capogruppo della lista di centrosinistra Insieme per Comacchio – , ma ormai siamo a fine ottobre. Cosa dobbiamo aspettare per veder partire i lavori? Quale biglietto da visita indecoroso presentiamo a coloro che andranno al cimitero, soprattutto nelle prossime settimane, in visita ai loro cari? Non è accettabile questa situazione, prima di tutto per i defunti, che meritano rispetto».

Buzzi ha così deciso di inviare una richiesta di chiarimenti, in ordine allo stato di attuazione dei lavori programmati all’interno del cimitero e la risposta non ha tardato ad arrivare. Dal Settore tecnico è stato comunicato che all’interno dell’area cimiteriale di Comacchio «gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria sono in corso di completamento, in coerenza con il programma comunale di riordino e di messa in sicurezza degli impianti e delle strutture. Le attività attualmente in corso riguardano opere di sistemazione e adeguamento funzionale di alcuni manufatti e impianti, allo scopo di garantire il regolare svolgimento del servizio pubblico e il decoro dei luoghi».

Nella nota il dirigente del settore assicura la copertura finanziaria delle opere, come anticipato nel mese di settembre, anticipando, infine, che sono in fase di programmazione interventi ulteriori che saranno eseguiti nel 2026. Il consigliere Buzzi lamentando il procrastinarsi di una situazione che ormai si trascina da tre anni, auspica che in breve vengano risolte altre due annose problematiche; la prima, ormai cronica relativa alla mancata accensione delle luci votive in alcune aree del cimitero e la seconda, invece, legata all’incuria di tombe di persone inumate a terra.

«Nell’area del cimitero in cui sono state inumate, con sepoltura a terra, diverse tombe – dice infine Buzzi – si notano avvallamenti del terreno, che hanno provocato un principio di cedimento di alcune lapidi. Anche questa è una situazione inaccettabile, indecorosa, a cui si dovrà mettere mano quanto prima». 


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