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Da Consandolo fino al Giappone: «In valigia ho sempre la mia arte»

Nicola Vallese
Da Consandolo fino al Giappone: «In valigia ho sempre la mia arte»

Laura Straforini oggi vive nella terra del Sol Levante: una cultura meravigliosa. «Ho voluto dipingere un murale per l’asilo e i bambini del mio luogo del cuore»

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Consandolo Nata e cresciuta a Consandolo, Laura Straforini oggi vive in Giappone dove ha costruito una nuova vita insieme al marito. Nonostante la distanza, Laura mantiene un legame speciale con le sue radici e il suo paese natale ed è stato proprio durante un recente periodo di ritorno in Italia, che ha donato un segno indelebile di sé alla comunità: un murale colorato, realizzato sul muro di cinta dell’asilo che lei stessa frequentava da bambina quando era gestito dalle suore. Il murale sull’asilo di Consandolo è stato completato da poco. Straforini racconta quanto tempo ha impiegato e com’è stata l’esperienza. «Sono state due settimane di lavoro intenso. Per me è stato uno dei primi progetti di queste dimensioni: magari non era altissimo, però era molto lungo. Parliamo di circa 62 metri quadrati di superficie, per un totale di 54 metri tra il muro che dà sulla via Nazionale e quello sulla via interna. È stato impegnativo, ma allo stesso tempo bellissimo vedere nascere qualcosa di così grande».
L’idea
Come è nata l’idea di questo murales? «Per caso, come spesso succede. Tornando a Consandolo ho partecipato alla fiera locale, dove ho fatto una live painting durante i tre giorni dell’evento. Così Alessandra e Piero, che gestiscono l’associazione Arcobaleno, hanno notato la mia attività artistica. Erano anni che volevano realizzare qualcosa per l’asilo ma non avevano mai trovato la persona giusta. Mi hanno proposto questa avventura e io ho detto subito sì».
«L’ispirazione principale arriva dall’associazione Arcobaleno: per i bimbi, i colori e gli arcobaleni non possono mancare - va avanti l’artista -. I miei disegni si ispirano spesso alla natura e agli animali, quindi ho aggiunto anche degli animaletti sorridenti che portano cuori. Ho creato una specie di mondo magico fatto di colori e fantasia. Come firma, uso il nome d’arte Last, formato dalle prime due lettere del mio nome e del mio cognome: è il segno con cui firmo tutte le mie opere».
Il Giappone
Ma come è la vita in Giappone? «Dopo aver studiato giapponese, sono partita circa otto anni fa e poi sono sempre rimasta legata a quel mondo. Ho vissuto anche due anni in Australia, dove ho deciso di dedicarmi in modo professionale al disegno, iniziando a praticare ogni giorno e seguendo corsi, tutto in maniera abbastanza autodidatta. Ora in Giappone disegno e insegno inglese ai bambini giapponesi anche da remoto, quindi mi posso organizzare bene. La vita in Giappone è bella, tutto funziona bene e i servizi sono davvero ottimi. E ora, con lo yen basso, andare là dall’Europa è ancora più conveniente! Unica cosa, a volte manca un po’ di quella calorosità che abbiamo noi italiani». Come vivi la nostalgia dell’Italia? Torneresti a Consandolo? «La nostalgia c’è sempre, è naturale. Ma per ora non mi sento pronta a tornare definitivamente in Italia. Sono sposata con un giapponese, che paradossalmente vorrebbe vivere in Italia proprio a Consandolo, dato che gli piace tantissimo! Per me il Giappone resta affascinante perché tutto è profondamente diverso da qui: paesaggi, natura, abitudini».
Infine, «rientrerò in Giappone a fine ottobre e mi piacerebbe continuare a portare la cultura del murales anche lì, rompendo un po’ i pregiudizi che ancora ci sono in Giappone verso quest’arte, vista più come “graffitismo” che come arte urbana - conclude Streforini -. Con il permesso dei proprietari, vorrei far apprezzare anche lì opere colorate che rendano i luoghi più belli. Ed esplorare, magari, anche altri paesi asiatici in futuro».
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