Ferrara-Ravenna, un’odissea. Guasto, treni fermi a Gaibanella e pendolari appiedati
Disagi sulla linea con decine di persone tra studenti e lavoratori che sono rimaste al binario e senza alternative. «Un solo bus sostitutivo è poco»
Gaibanella Sveglia presto la mattina, affaccio fuori casa quando tutt’intorno è ancora solo buio e i primi accenni del freddo invernale danno il “buongiorno”. Direzione scuola o lavoro, per la consueta spola tra capoluoghi o dal paese alla città. Giusto il tempo di albeggiare che nascono i primi problemi. Ne sanno qualcosa i pendolari della linea ferroviaria Ferrara-Ravenna, che martedì è stata al centro «dell’ennesima disfunzione». Un guasto dalla stazione estense a Gaibanella ha infatti creato non pochi grattacapi ai viaggiatori, tra chi ha dovuto fare avanti e indietro da Ferrara e chi sul treno, o sull’autobus sostitutivo, proprio non ci ha messo piede. E «quest’anno è peggio dell’anno scorso», assicurano gli habitué della Ferrara-Ravenna.
Diversi studenti avranno anche saltato verifiche o interrogazioni, ma per tutta la mattinata sono rimasti in balia della fortuna, con la speranza che un mezzo li portasse via dalla stazione di Gaibanella. È lì infatti che il convoglio partito da Ravenna ha frenato, impossibilitato a continuare per un malfunzionamento al resto della linea. A bordo anche molti studenti, a cui è stato comunicato che sarebbe arrivato un mezzo sostitutivo che li avrebbe condotti a Ferrara: «Una variazione resa nota dal capotreno soltanto cinque minuti prima di Gaibanella», con il personale viaggiante costretto ad adeguarsi. La segnalazione è di Francesca, mamma di una studentessa che ha dovuto seguire “da remoto” le vicissitudini in cui stava incorrendo la figlia: «Questo è senza dubbio l’episodio più grave degli ultimi anni». Criticità che sembrano all’ordine del giorno e «soltanto nella prima settimana di scuola il treno ha fatto ben tre ritardi».
Dopo lo stop a Gaibanella ecco che arriva la corriera, «ma era già piena quindi sono salite solo poche persone e mia figlia è rimasta a piedi come tanti altri: com’è possibile che un solo pullman possa sostituire un treno intero in termini di capienza?». All’orizzonte non si vedono altri bus, così «mia figlia ha aspettato il primo treno utile ed è tornata a casa, a Portomaggiore». Mamma Francesca ha presentato reclamo sul sito di Trenitalia ma ancora resta allibita di fronte alla «mancanza di servizi alternativi adeguati: è forse giusto che chi vive nei paesi più piccoli sia così svantaggiato e abbia problemi ad andare al lavoro o permettere l’istruzione dei propri figli?».
Un’odissea anche per Giovanni, “vittima” del guasto in direzione Gaibanella e tra i pendolari che invece viaggiava nella direzione opposta, da Ferrara a Ravenna. Nella stazione estense «il semaforo verde non arriva. Ci avvertono del guasto, il treno verrà soppresso e al suo posto un bus ci porterà a Gaibanella dove potremo proseguire il viaggio in treno». È nella frazione ferrarese che si accorge proprio della folla di studenti delle superiori: «Sono stati lasciati lì, ben oltre la capienza di un pullman, dal treno che dovrà portare noi a Ravenna». Ma ecco la “sorpresa”: «Non c’è nessun treno ad attenderci». Sembra arrivare la svolta quando «una notifica sull’app della mobilità ferroviaria ci avverte che dalle 7.50 la circolazione è ripresa regolare». Passa solo un treno merci e poi la beffa: «Alle 8.29 c’è un treno sulla linea ma che non ferma a Gaibanella… ce lo vedremo transitare davanti?». Poi «da Portomaggiore ne arriva uno diretto a Ferrara e così torniamo in città, dove ci attendeva un convoglio per Ravenna: alla fine siamo arrivati, dopo l’ennesima disfunzione settimanale, disinformati e abbandonati».
La linea presenta criticità e i guasti lo testimoniano: «I binari sono vecchi, così come la segnaletica. Quando scatta il verde ai passaggi a livello – racconta mamma Francesca –, spesso si alza solo una sbarra. Tanto personale sta andando in pensione e non c’è ricambio, pertanto mancano addetti alla manutenzione». E così il ritardo si accumula, accumula e accumula.
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