Piano per rilanciare il Petrolchimico di Ferrara, asse Comune-Regione
Il vicepresidente Colla: «Occorre un progetto che restituisca un’identità forte». Il sindaco Fabbri: «Abbiamo le carte in regola, unire le forze è la strada giusta»
Ferrara Una strategia di rilancio per il Polo chimico che punti alla tenuta e allo sviluppo economico del comparto, in un’ottica di innovazione tecnologica e sostenibilità ambientale. Valorizzando i progetti di efficientamento energetico già avviati dal protocollo ministeriale del 2024 e le nuove opportunità offerte dalla Zls e mettendo a sistema tutte le forze. È l’oggetto dell’incontro che si è tenuto, qualche giorno fa, tra il vicepresidente della Regione Vincenzo Colla e il sindaco Alan Fabbri, presenti anche il vicesindaco Alessandro Balboni e l’assessore Francesco Carità. L’incontro è stato definito a fronte delle criticità che il comparto della chimica sta attraversando a livello internazionale e che, inevitabilmente, impattano anche Ferrara.
Il confronto è stato incentrato sulla necessità di fare sistema per offrire una risposta strategica di ampio respiro, non solo alle contingenze del momento, ma piuttosto alle esigenze del settore che deve trovare la strada per trasformarsi e stare al passo con le nuove sfide.
«Insieme all’ecosistema istituzionale e alle rappresentanze dei corpi intermedi vogliamo costruire un percorso strategico che porti il Polo di Ferrara ad essere valorizzato nei contesti di produzione internazionale e che consenta di attrarre nuovi investimenti – ha spiegato il vicepresidente Colla –. L’obiettivo è sviluppare, insieme ai soggetti interessati e alle imprese, un progetto da presentare ai ministeri competenti che assegni all’area un ruolo industriale innovativo, anche di trasformazione di processo e di prodotto, sia salvaguardando e sviluppando tutta la ricerca che qui già si svolge, sia in relazione con le nostre università. Proposte che restituiscano una identità forte al Polo e, affiancandosi a quelli presenti, diano respiro e futuro alla realtà industriale ferrarese. La Regione c’è ed è pronta ad offrire sostegno ad azioni di sistema strategiche».
«Il rilancio in termini economici, del Polo industriale e tecnologico, attraverso una strategia condivisa tra Comune, Regione, territorio e imprese è la strada giusta da intraprendere per dare nuove possibilità al comparto – ha rimarcato il sindaco Fabbri –. A Ferrara abbiamo le carte in regola: dal maggio 2024 stiamo lavorando, insieme agli stakeholder e alle imprese ad un progetto di valorizzazione del Polo che lo porterà ad essere un esempio di sostenibilità a livello europeo, inoltre siamo operativi, con un gruppo di lavoro, sul tema della Zona logistica semplificata perché vogliamo trasformarla da opportunità in volano di crescita». In questa ottica «un ulteriore passo in avanti, fatto insieme alla Regione, per individuare e sostenere la crescita del comparto in termini innovativi può davvero diventare una bella possibilità».
«Per il prossimo mese – ha commentato il vicesindaco Balboni – è prevista la seduta del tavolo ministeriale previsto dal protocollo del maggio 2024, che verrà convocata a breve, e in quella occasione verranno presentati i risultati dello studio finanziato da AdbPo e curato dall’Università di Ferrara e dal Politecnico delle Marche sulla possibilità di riutilizzare l’acqua in uscita dal depuratore cittadino per il funzionamento del Polo e il raffreddamento degli impianti. Si tratterebbe di un passaggio davvero innovativo sul fronte del riuso che oltre ad abbassare il metabolismo basale del comparto porterebbe il Polo di Ferrara ai più alti livelli di sostenibilità. È evidente, dunque, che sul futuro del comparto l’attenzione è grande e le azioni coinvolgono tutti i soggetti. L’auspicio è che, anche grazie a questo nuovo interessamento concreto da parte della Regione, si possa finalmente cambiare la narrazione sul più importante comparto industriale della provincia».
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