Truffati da finti carabinieri a Comacchio
Albergatori ricevono copia del bonifico effettuato per fermare le stanze. La cifra è molto più alta, restituiscono la differenza ma i soldi attesi non arrivano più
Comacchio «Non riusciamo ancora a capire come sia stato possibile, eppure ci siamo cascati nonostante i tanti anni di esperienza». Truffa dei finti carabinieri messa a segno a Comacchio, in una nota struttura ricettiva della zona e i malviventi sono riusciti a rubare una discreta somma.
Nei giorni scorsi una persona dal linguaggio limpido e forbito ha telefonato alla struttura spacciandosi per un carabiniere che era stato in servizio sui Lidi e ha chiesto disponibilità di stanze per ospitare alcuni colleghi. Dopo qualche domanda di rito e qualche battuta generica, le camere sono state fermate. Come da prassi, è stata mandata la mail con tutti i dettagli: numero di notti e di ospiti, colazione e Iban per il pagamento. Dopo qualche giorno la telefonata ai proprietari. Sempre la solita voce ha spiegato che c’era stato un errore nel digitare la cifra dovuta, che il bonifico era partito ma molto più alto del dovuto. Per dimostrare quanto affermato, i truffatori hanno inviato copia del bonifico ed in effetti tutti i dati erano corretti. Apparentemente nessun problema. I titolari, convinti di avere a che fare con veri carabinieri e non avendo avuto sentore di possibili tranelli, hanno chiesto a loro volta i dati e restituito la somma non dovuta. Sembra tutto regolare, ma i giorni passavano e il bonifico non arrivava, nessun accredito sul conto. Hanno chiesto spiegazioni ma «ci vuole del tempo», la riposta ricevuta. Dopo più di una settimana ancora nulla. E del “carabiniere” più nessuna traccia, con ogni contatto che sembrava sparito nel nulla. A quel punto si sono resi conto di essere caduti nella rete: il bonifico era stato sì effettuato ma anche revocato subito dopo, così da incassare facilmente la finta differenza e far perdere le tracce.
Dopo veri tentativi di recuperare i soldi andati in fumo, gli albergatori si sono rivolti alle forze dell’ordine con la speranza di riuscire in qualche modo a recuperare i loro soldi, che non sarebbero pochi.
In pratica, chi ha agito ha dissimulato l’esecuzione di un pagamento a mezzo di bonifico bancario e si tratta dunque di insolvenza fraudolenta. C’è da dire che lo storno del bonifico per transazione fraudolenta è una procedura che consente di annullare o recuperare un trasferimento di denaro già effettuato in caso di truffa, frode o errore. In linea generale, un bonifico bancario può essere revocato solo prima dell’esecuzione definitiva. Tuttavia, se si è vittima di un bonifico fraudolento, è possibile attivare la procedura e recuperare i soldi trasferiti. È opportuno chiamare quindi subito i carabinieri ma anche la propria banca.
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