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Il caso

Multe vidimate dal sindaco. Procedimento irregolare e 35mila euro da rimborsare

Davide Bonesi
Multe vidimate dal sindaco. Procedimento irregolare e 35mila euro da rimborsare

Il caso a Jolanda di Savoia nel 2018. Migliaia di euro da restituire, che ora gli altri automobilisti multati cinque anni fa possono richiedere

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Jolanda di Savoia La vicenda risale al 2018, ha visto una conclusione giudiziaria cinque anni fa esatti, ma solo oggi trova la vera parola fine, grazie alla perseveranza di una donna e all’aiuto nell’arco di questi anni di un ex consigliere comunale. Protagonista suo malgrado il velox che si trova sulla via del Mare, fra Tresigallo e Massa Fiscaglia ma in territorio comunale di Jolanda. Il velox rimase sì attivo diversi mesi dopo l’uscita del Comune di Jolanda dall’Unione Terre e Fiumi ma l’assenza di vigili urbani in servizio impediva che venissero elevate contravvenzioni. Fu così che per alcuni mesi la prima cittadina di allora (di nuovo eletta lo scorso anno) Elisa Trombin divenne accertatrice, ossia la persona che trasforma le violazioni rilevate dal velox in sanzioni. Chiaramente non poteva farlo ed ecco che una delle persone multata in quel periodo decise di denunciare la sindaca con l’aggiunta di un esposto presentato da Giovanni Ferro, allora consigliere di minoranza a Jolanda. Il 27 ottobre 2020 il giudice per le indagini preliminari richiese l’archiviazione del procedimento: “Una volta accortasi della mancanza di idonea qualifica, ella accedeva al sistema per annullare le multe in autotutela. Difetta quindi l’elemento psicologico del reato contestato, avendo ella agito in buona fede, nell’intento di realizzare denaro per il Comune di Jolanda di Savoia”.

Quindi, sindaca scagionata, ma al contempo si evince dalla richiesta di archiviazione come “Trombin disse di avere fatto delle verifiche e di avere scoperto di essere legittimata a firmare e inviare le multe salvo poi, in epoca successiva al dicembre 2018, confidargli di essersi sbagliata e di volere annullare in autotutela i circa 600 verbali di infrazione emessi”. I punti non furono tolti agli automobilisti sanzionati, ma i soldi? “Da accertamenti bancari - veniva scritto - risulta che le somme tempestivamente pagate dagli utenti sono ancora congelate in un deposito alla Banca d’Italia, in attesa di essere restituite, indi nessuna indebita appropriazione di denaro è stata posta in essere dalla Trombin o comunque dal Comune”.

Caso finito, nel frattempo in Comune arrivò un vigile urbano grazie a un accordo con il Comune di Comacchio e il velox tornò a essere totalmente funzionante. Ma solo pochi giorni fa, dopo cinque anni, proprio la cittadina che denunciò la sindaca ha riavuto indietro il denaro delle sanzioni pagate: 1.600 euro, una trentina di multe. Ma il percorso è stato lungo e complesso. «Io ho presentato la richiesta all’attuale responsabile amministrativo del Comune di Jolanda - ci racconta l’automobilista -, ho ripresentato ancora la richiesta e il tutto dopo avere chiamato più volte, inviato tutte le mie contravvenzioni e i relativi pagamenti e anche la denuncia fatta allora, assieme alla richiesta di archiviazione nella quale veniva spiegato che tali somme andavano restituite e finalmente sono stata saldata».

L’automobilista scoprì i problemi legati al velox di via del Mare grazie a Ferro, che in quel periodo chiamò l’esperto romano Carlo Spaziani per evidenziare alcune irregolarità dell’apparecchio e appunto l’anomalia della sindaca che accertava e verbalizzava le sanzioni (consegnandole alla ditta Maggioli). «Ho iniziato a chiedere i soldi in pratica subito dopo aver pagato tutte le multe. Sapevo che il velox non funzionava, per lavoro passavo da quella strada e anche se non andavo mai troppo forte era comunque oltre il limite. Poi ho letto i primi articoli di Ferro, eravamo nel febbraio 2019, quindi ho deciso di sporgere querela. In seguito ho parlato con il sindaco successivo (Paolo Pezzolato, ndr) perché Trombin era diventata vice e ho inviato la prima richiesta di rimborso, senza ottenere alcun risultato. Chiamavo spesso in Comune, a volte mi rispondeva la stessa Trombin. Con l’archiviazione ci ho riprovato, ma a un certo punto mi sono arreso, ho pensato che il tutto fosse andato in prescrizione. Ma a distanza di mesi passando per Jolanda con la mia famiglia mi sono detto ci riprovo e stavolta sono stata saldata, il 13 di ottobre».

Alla Banca d’Italia sono “congelati” i soldi di quei 600 verbali, circa 35mila euro che gli altri automobilisti multati allora possono richiedere. 

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