Uccise la madre a Ferrara, pena ridotta in appello
Da 22 a 18 anni di reclusione per Sandro Biondi, omicidio avvenne in via Argante al Barco
Ferrara Da 22 a 18 anni di reclusione. La Corte d’assise d’appello di Bologna ha ridotto la pena per Sandro Biondi, l’uomo che 25 febbraio del 2023 aveva ucciso la madre Maria Luisa Sassoli nel piccolo appartamento Acer di via Argante, al Barco, dove madre e figlio vivevano insieme.
I giudici dell’assise d’appello hanno rideterminato l’entità della pena, considerando le attenuanti generiche come prevalenti rispetto alle aggravanti contestate. La decisione è arrivata ieri, a conclusione del secondo grado di giudizio.
Un esito accolto di buon grado dai difensori di Biondi, gli avvocati Francesco Andriulli e Guido Guida: «Siamo soddisfatti del risultato ottenuto, soprattutto perché è stato tenuto conto di alcune circostanze relative alla vita di Biondi, che si può dire abbia passato l'intera propria esistenza con la madre. Crediamo che questa sia una pena giusta. Ora attendiamo di leggere le motivazioni della sentenza e poi valuteremo se fare o meno ricorso in Cassazione».
Secondo quanto ricostruito nel processo, Biondi aveva soffocato la donna dopo aver provato un senso di vuoto esistenziale con l’approssimarsi del trasferimento della madre in una casa di riposo. Madre con la quale aveva instaurato un rapporto di reciproca dipendenza, pur costellato da episodi e sentimenti di “amore e odio”. Anziché liberarlo dal “peso” dell’assistenza che fino a quel momento gravava di fatto completamente su di lui, il trasferimento della madre lo aveva lanciato nel vuoto e si era sentito quasi sminuito, abbandonato, trattato con ingratitudine. Una consulenza psichiatrica ha dichiarato l’imputato capace di intendere e volere ma inserito in quadro di grave disturbo depressivo e di una socialità ridotta sostanzialmente al solo accudimento della madre.
Aveva chiamato lui la polizia, confessando fin da subito il delitto.