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Infortuni sul lavoro. A Ferrara dati in calo ma ancora troppe vite spezzate

Nicolas Stochino
Infortuni sul lavoro. A Ferrara dati in calo ma ancora troppe vite spezzate

Oltre 4mila denunce e 10 morti: «Serve reagire»

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Ferrara Si è svolta ieri mattina la cerimonia in memoria delle vittime degli infortuni sul lavoro, organizzata da Anmil Ferrara in occasione della 75ª Giornata nazionale per le Vittime degli Incidenti su Lavoro. Un momento solenne che ha rinnovato l’impegno verso una cultura della sicurezza che ancora oggi, nonostante i progressi, resta un’urgenza.

La giornata è iniziata con la santa messa in Cattedrale, durante la quale è stata benedetta la corona deposta poi alle 11 ai piedi della lapide di piazza Trento e Trieste, alla presenza delle autorità civili e militari. A seguire, la consegna dei Brevetti e dei Distintivi d’Onore agli invalidi del lavoro e ai familiari dei caduti, tra cui la vedova di Alvaro Felletti, Rina Fanti e gli infortunati minori Patrick Tosi e Alessandro Diolosà.

Il presidente territoriale di Anmil Ferrara, Alberto Alberti, ha poi ricordato alcuni episodi recenti di cronaca che hanno scosso il Paese, come l’esplosione del casolare nel Veronese in cui sono morti tre carabinieri. «Non è possibile che la vita di una persona sia legata a un atto di simile codardia», ha aggiunto, riferendosi alla morte dell’autista colpito da un sasso durante un assalto all’autobus che portava i tifosi del Pistoia a vedere una partita in trasferta.

Parole di riconoscenza anche da parte dell’assessora Angela Travagli: «Questa giornata è un momento di memoria e di rispetto per chi ha perso la vita facendo il proprio lavoro e per le famiglie segnate da una ferita profonda. La sicurezza non deve essere solo un adempimento, ma un investimento per la collettività».

Il viceprefetto Maria Strino ha sottolineato la necessità di «garantire dignità al lavoro» e ha invitato tutti «a partecipare al dibattito pubblico».

Sul fronte dei dati, la situazione resta complessa. Nel 2024, in Italia, sono stati denunciati 592.882 infortuni (+0,4% rispetto al 2023), di cui 1.202 infortuni mortali, uno in più rispetto all’anno precedente. Le malattie professionali denunciate sono cresciute del 22%. A Ferrara, i numeri mostrano una lieve flessione: 4.190 infortuni denunciati nel 2024, in calo del 3,2% rispetto al 2023. Tuttavia, gli incidenti mortali sono stati 10, con un aumento del 25% rispetto sia al 2020 che al 2023. La fascia d’età più colpita resta quella tra i 50 e i 59 anni.

Il responsabile Inail di Ferrara, Davide Lumia, ha offerto una lettura di speranza: «Negli ultimi vent’anni gli indici di frequenza e di gravità degli infortuni si sono dimezzati, segno che la prevenzione e la formazione stanno dando frutti. Ma il fenomeno resta significativo e richiede attenzione continua».

Commovente la testimonianza di Francesco Fiori, consigliere Anmil e vittima di un grave incidente nel 2019 che ha portato all’amputazione della gamba sinistra: «Il mondo del lavoro è ancora obsoleto e bisogna fare qualcosa», ha detto raccontando la propria storia di rinascita dopo un’invalidità permanente. 

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