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Il caso

Spray urticante in discoteca a Ferrara. La rabbia di gestore e genitori

Daniele Oppo
Spray urticante in discoteca a Ferrara. La rabbia di gestore e genitori

La bravata nella notte tra sabato e domenica, locale evacuato

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Ferrara Una bravata che diventa sempre più frequente. A scuola, come accaduto in provincia di Modena pochi giorni fa, o nelle occasioni di svago, come è accaduto nella notte tra sabato nella discoteca College di via Arianuova. Parliamo dell’uso indiscriminato dello spray urticante, che da strumento di difesa, viene usato troppo spesso come oggetto di malsano divertimento, spruzzandolo in aria in ambienti affollati, con le relative conseguenze, che possono essere di poco conto, come è avvenuto questa volta, ma che hanno potenzialità molto più gravi.

Il fatto è avvenuto tra le 3 e 30 e le 4 di domenica nella lunga serata denominata “Hype” che ospitava il rapper/trapper VillaBanks. A un certo punto molti dei giovani presenti all’interno della discoteca hanno iniziato a provare fastidio agli occhi, pizzicorio alla gola e varie difficoltà respiratorie: i classici effetti degli spray urticanti. C’è stato qualche ovvio attimo di agitazione, ma la situazione risulta essere stata gestita con professionalità dal sistema di controllo e sorveglianza che, una volta realizzato quanto stava accadendo ha aperto le porte e fatto scattare l’allarme per invitare ragazzi e ragazze a uscire all’aperto ed evitare ulteriori contatti con le sostanze urticanti disperse nell’aria. Il tutto si è svolto in relativa tranquillità, anche se risulta che una ragazza minorenne, probabilmente molto vicina al punto in cui è stata spruzzata la sostanza, ha riportato qualche fastidio che ha necessitato delle cure dei sanitari, immediatamente chiamati sul posto. Come sono state chiamate anche le forze dell’ordine, con l’arrivo repentino delle Volanti della Polizia di Stato. Gli agenti hanno raccolto qualche testimonianza e il racconto degli addetti alla sicurezza. Verranno acquisite anche le immagini del sistema di videoriprese interno al locale, da dove si cercherà di individuare la persone, o le persone, che hanno spruzzato la sostanza nell’aria e poi procedere con le determinazioni del caso.

Stefano Pini, il titolare della discoteca, è ovviamente arrabbiato e amareggiato per l’episodio, frutto dell’azione «di qualche deficiente», ma assicura che tutto sia stato gestito per il meglio: «La sicurezza ha agito molto correttamente, i ragazzi dopo 10 minuti sono tornati a ballare».

L’episodio è stato oggetto anche di alcune segnalazioni alla redazione, una delle quali molto accorata da parte di un genitore, impegnato per riaccompagnare il figlio e alcuni amici a casa dopo la serata in discoteca. «Probabilmente – scrive il genitore – il cretino o i cretini che hanno fatto questo erano ancora alle elementari quando a Corinaldo è successa la stessa cosa causando però ben sei morti. Aspettiamo sempre la tragedia prima di fare qualcosa. Ma da Corinaldo in qua, qualcosa è stato fatto? Mi rendo conto che una bomboletta sia difficile da controllare ma, certi luoghi, discoteche, stadi ecc non dovrebbero dotarsi di un body scan come in aeroporto o come quando si entra in banca? È più importante averlo oggi come oggi all'ingresso di una banca o di una discoteca? ». 

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