Copparo, l’attività dei Fabbri chiude dopo settant’anni
Il “Tabacon” ha abbassato la saracinesca. Un pezzo di storia che se ne va
Copparo Le famiglie del paese si servivano da loro. Maglie, pantaloni, abiti. Ma anche stoffe e biancheria per la casa. Fabbri, per i copparesi “Tabacon”, chiude il punto vendita in via Garibaldi a Copparo, come annunciato anche dal periodico Al Moléta. Una generazione di commercianti ambulanti, cessa dopo quasi 50 anni la sua attività - l’annuncio del periodico -. Da loro si trovava di tutto, dall’abbigliamento uomo /donna, intimo, biancheria della casa, coperte, piumoni». «È sempre molto triste quando si vedono chiudere i negozi, è una perdita per tutta la comunità. Forse il nostro paese non riesce a sostenere questo tipo di attività di vicinato importanti», il commento.
Eppure ce l’avevano messa tutta. Nel 2024, in occasione della Fiera, c’era stata l’inaugurazione dopo che la terza generazione di Fabbri aveva deciso di provarci ancora e a Cecilia e a Saverio era stata affidata l’attività. Il negozio era stato aperto circa 50 anni fa. I nonni, Bruno e Tilde, mossero i primi passi però già nel dopoguerra. Non avevano ancora una bottega ma un banco nei mercati. Tutta roba di alta qualità, portata avanti e indietro in bicicletta nelle estati soffocanti e nei rigidissimi inverni.
Nel 1956, aprirono la loro bottega, sempre in via Garibaldi, a pochi passi dal negozio che vediamo oggi. Nel tempo sono subentrati i figli e nel 2024, appunto, i nipoti. «Realtà come questa - avevano detto il sindaco Fabrizio Pagnoni e il vicesindaco Cirelli durante appunto l’inaugurazione del 29 settembre dello scorso anno- rappresentano un patrimonio imprenditoriale e sociale che è parte integrante della storia di Copparo e che rafforza il senso di appartenenza e di identità collettiva». Purtroppo, nonostante i tantissimi sforzi e l’alta capacità dei proprietari, l’attività è arrivata a chiudere ed è iniziata la liquidazione totale. Non è facile restare sul mercato quando bisogna competere con i colossi e soprattutto con le vendite online.
Il profumo della bottega, della roba sugli scaffali e il piacevole ricordo e felicità degli acquisti, pochi ma che sapevano durare nel tempo, resterà sempre nella mente dei copparesi. La famiglia Fabbri ha continua a crederci fino alla fine, la porta si è aperta più e più volte ma non è bastato. “Bottega del bianco” abbasserà la saracinesca.
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