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Università di Ferrara, uno studente su tre soffre di ansia e depressione

Stefania Andreotti
Università di Ferrara, uno studente su tre soffre di ansia e depressione

Il progetto Prisma analizza le condizioni degli iscritti Unife

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Ferrara Qual è il livello di benessere soggettivo degli studenti universitari? Per capirlo Unife, capofila di altre sette università in tutta Italia, ha condotto un’indagine che ha coinvolto 14.870 alunni nell’ambito del progetto Prisma, 3.853 dei quali appartenenti all’ateneo estense. Di questi 1.378 sono pendolari fuori sede.
I risultati di questa ricerca – condotta nel primo semestre del 2025 – sono stati illustrati ieri dalla rettrice Laura Ramaciotti e da Paola Bastianoni, delegata alle attività Unife di consulenza psicologica e counseling.
«La nostra missione – ha sottolineato la rettrice – è formare individui non solo competenti, ma anche capaci di affrontare il mondo adulto con la necessaria solidità emotiva. Abbiamo quindi indagato le difficoltà e i disagi di un’ampia fascia di popolazione studentesca».
Dal dato complessivo dei partecipanti è emersa una netta prevalenza del genere femminile (69,78%) e la maggioranza di studentesse e studenti (61,65%) è risultata iscritta a un corso di laurea triennale. La maggior parte del campione, circa il 60%, si colloca in una condizione moderata, ovvero non sperimenta un benessere pieno e costante. Il 24% gode di un alto benessere: è soddisfatto della propria vita, ha relazioni positive, partecipa alla comunità e percepisce una crescita personale continua. Mentre il 14% manifesta apatia e mancanza di scopi, non una vera e propria depressione, ma un senso di stagnazione e vuoto, che rende difficile trovare motivazione e direzione.
Un dato cruciale riguarda il disagio psicologico: oltre il 40% degli studenti ha riportato punteggi al di sopra della soglia clinica per l’ansia e circa il 37% per la depressione, con lo stress che è risultato il principale predittore negativo. «Sorprendentemente – ha affermato la professoressa Bastianoni – si è notato che il 67,4% degli studenti con ansia elevata non ha usufruito di supporto specialistico, evidenziando un ampio bisogno insoddisfatto». Sottolineando che Unife fornisce il servizio di counseling psicologico “Da soli mai” proprio per affiancare gli studenti nei momenti di fragilità.

Sebbene quindi i punteggi di benessere complessivo si siano attestati su valori medio-alti, l’indagine ha evidenziato uno scarso benessere sociale, accompagnato da sfiducia nella società.
Fattori protettivi chiave dal disagio manifestato, sono risultati essere lo svolgimento di attività sportiva (praticata dal 53,1%), una sufficiente durata del sonno notturno (almeno 7 ore), dedicarsi ad attività creative e al volontariato. «Ne concludiamo – ha osservato Bastianoni – che l’urgenza principale è intercettare e supportare le fasce più vulnerabili, come i “languishing” preda di malessere emotivo, e gli studenti con disturbi specifici dell’apprendimento. Il nostro compito è sostenere chi si trova in condizioni di rischio e favorire ambienti e attività che promuovano il benessere complessivo». In questo senso, sono già diverse le attività in atto, come i laboratori narrativi, teatrali ed espressivi, un corso di yoga e consapevolezza, eventi sportivi che affiancano l’attività del Cus, un seminario su “Sport e alimentazione”, fino a un corso di medicina culinaria con l’istituto Orio Vergani.
Questa seconda fase del progetto Prisma, si arricchisce anche del laboratorio di street art “Urban Art x Unife”, che è stato illustrato da Alessandro Tagliati, presidente dell’associazione Campus Delta di Tresignana. «L’intervento – ha spiegato – prevede la realizzazione di murales in due spazi dell’Università al Polo scientifico tecnologico. Un muro interno della segreteria didattica sita in via Saragat, punto di passaggio e incontro quotidiano per studenti e personale. E un muro esterno del magazzino scorte del Polo, ampio e ben visibile, che diventerà un punto di riferimento visivo per il giardino del dipartimento di Ingegneria. Gli studenti parteciperanno a incontri di co-progettazione con l’artista Riccardo Bonafede. L’obiettivo è creare uno spazio di partecipazione, creatività e senso di comunità». A completamento dei lavori, una festa finale davanti ai murales. Tutte le attività sono libere e gratuite, con iscrizione attraverso il sito di Unife. «Prisma 2.0 – ha concluso la rettrice – rappresenta il nostro impegno per la salute e la resilienza della prossima generazione. Stiamo investendo non solo sui servizi, ma sulla cultura del benessere». 

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