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“Beppino”, il modellista di Massenzatica che ridona vita al legno

Piergiorgio Felletti
“Beppino”, il modellista di Massenzatica che ridona vita al legno

A novant’anni Agnelli realizza edifici e attrezzi di lavoro, che espone a casa

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Massenzatica Accedere alla sala espositiva allestita da Giuseppe “Beppino” Agnelli, attigua la propria abitazione di residenza, consente di immergersi in un’atmosfera che riporta alla favolistica di Carlo Collodi e della sua magistrale creazione del personaggio di mastro Geppetto, tormentato, umile ma determinato e per certi versi eroico padre di Pinocchio. Perché dalla sapienti mani di “Beppino” Agnelli, 90 anni ben portati, ancora attivo e indaffarato - anche se di recente ha deciso di appendere gli attrezzi al chiodo -, hanno ripreso forma diversi manufatti di legno di ogni forma e dimensione, spesso legati al proprio territorio.

Un impegno e una dedizione di modellista, che viene da lontano e che rappresenta certamente uno spaccato di storia minore legato alla piccola frazione del Comune di Mesola. Una forma artistica che spiace pensare possa concludersi senza che alcuno prosegua questa attività creativa e di testimonianza. Infatti, “Beppino” nel corso dei decenni di operosa creatività, ha realizzato numerosi oggetti rappresentativi, fra l’altro, di monumenti ed emergenze architettoniche del territorio come la Torre Abate della quale, ricorda con soddisfazione, una copia è esposta in permanenza all’interno del Castello di Mesola, l’Abbazia di Pomposa, «Ho impiegato più di due mesi per realizzarla», e la storica chiesa del paese. Inoltre, a ricordo del suo passato lavorativo in agricoltura speso soprattutto nella conduzione di macchine agricole e di movimento terra, “Beppino” nel corso del tempo ha realizzato diverse trebbie e una trebbiatrice, di cui è particolarmente fiero, che ha motorizzato. Così che il legno, pure se non animato come nel caso del burattino di Pinocchio, ha preso forma e vita come creazione talentuosa di un artigiano del legno che nei propri manufatti fissa il tempo. Proprio all’interno della sua piccola ma attrezzata, falegnameria casalinga, sono state create piccole barche, giostrine girevoli, carriole, motocicli e trattori, che l’estro di “Beppino” il modellista ha plasmato riproducendo questi oggetti e manufatti in legno pregiato legati agli usi comuni, fatti di quotidianità e fatica, da parte di questa piccola comunità contadina. Un modo anche per ricordare il passato, lasciando al futuro una collezione come testimonianza e ricordo.

L’anziano modellista accompagna il visitatore all’interno della sala di esposizione dei manufatti, descrivendo con entusiasmo e coinvolgimento i dettagli costruttivi e la genesi della realizzazione. Un mondo statico che profuma di legno, costituito da oggetti che si animano, alcuni sospinti da un piccolo motore elettrico e per la parte maggiore espressione di un’attività amatoriale intensa e creativa, protratta per lungo tempo, che ha consentito la realizzazione di splendide ed accurate riproduzioni. Con il concreto rischio che, cessate le cure e le attenzioni amorevoli di “Beppino”, questo piccolo mondo antico cada nell’oblio. L’unica speranza, ci confessa, è riposta nella sua decisione di mettere in vendita l’intera collezione, cedendola a qualcuno che alla passione per il modellismo, abbini l’amore per le riproduzioni e assicuri la cura dei manufatti. 

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