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Da Ferrara al fronte, storia dei fratelli Passerini caduti nella Grande Guerra

Gian Paolo Bertelli
Da Ferrara al fronte, storia dei fratelli Passerini caduti nella Grande Guerra

Erano in quattro, i gemelli arruolati neppure 18enni. Due non tornarono a casa

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Ferrara In occasione del 110º anniversario dell’inizio della Grande Guerra non si sono registrate iniziative per ricordare gli oltre 5.400 Caduti di Ferrara e provincia morti nelle sabbie libiche o sulle doline del Carso, o i tanti marinai che non hanno avuto una tomba e gli aviatori che su mezzi, spesso poco affidabili, hanno dato prova di coraggio e amor di Patria. Di quei 5.400 ben 166 appartenevano alla classe 1899: la maggiore età nel 1915 era ancora di 21 anni, solo 60 anni dopo sarebbe stata abbassata a 18. Nonostante questo nel 1916 tanti ragazzi non ancora diciottenni vennero arruolati e spediti al fronte.

Fra i 166 ferraresi giusto ricordare i gemelli Carlo e Aldo Passerini, entrambi nati il 28 agosto 1899 a San Bartolomeo in Bosco (FE): nel maggio 1917 vennero arruolati nel 58º Reggimento Fanteria Abruzzi, una foto di quei giorni li ritrae, poco più che fanciulli, mano nella mano mentre infagottati nella divisa fissano con occhi interrogativi l’obbiettivo del fotografo. Carlo Passerini che nella vita civile faceva il fornaio riuscirà a tornare dalla guerra nel 1920. Combatté sul Grappa e sul Piave nel 93º Reggimento Fanteria. Aldo invece morirà combattendo valorosamente sul Piave a Ca del Bosco il 4 luglio 1918. L’atto di morte parla di pallottola di mitragliatrice al cuore; è stato insignito di Medaglia d’Argento al VM con la seguente motivazione: “Passerini Aldo, soldato 153.mo Reggimento Fanteria, In vari assalti fu primo tra i primi, incitando e trascinando i compagni alla lotta. In un accanito corpo a corpo, dava le più belle prove di eroismo e di alto sentimento del dovere, finché non cadde colpito a morte. Piave Vecchio e Piave Nuovo. 2-4 luglio 1918”. I suoi resti sono tumulati nel Sacrario di Fagarè della Battaglia.

Altri due fratelli parteciparono alla Grande Guerra, Gaetano Guido e Albino Passerini. Il primo era nato nel 1893, trattenuto alle armi era effettivo nella 37ª Compagnia Mitraglieri. Fu il primo dei fratelli a cadere in guerra, il 19 maggio 1917 cesserà di vivere per una ferita d’arma da fuoco all’addome riportata in combattimento nel goriziano; è sepolto nel Sacrario di Oslavia. L’ultimo dei fratelli alle armi fu Albino, classe 1890, tornò dalla guerra con il grado di sergente maggiore con una Croce al Merito per aver combattuto al fronte dal 1915 al 1918. Oggi la memoria dei caduti della famiglia Passerini è custodita dal nipote Guido, a cui è stato imposto il nome del primo caduto. 

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