La Nuova Ferrara

Ferrara

In tribunale

Inchiesta Fiera bis a Ferrara, giudizio abbreviato per due

Daniele Oppo
Inchiesta Fiera bis a Ferrara, giudizio abbreviato per due

La posizione dell’assessore Modonesi verrà giudicata subito

2 MINUTI DI LETTURA





Ferrara Due imputati hanno scelto il giudizio abbreviati, tutti gli altri invece procederanno con la discussione dell’udienza preliminare per definire già in questa fase le proprie posizioni o vedersi rinviati a giudizio. E udienze in calendario a dicembre e gennaio per chiudere questa fase del procedimento sull’inchiesta Fiera bis, quella legata all’appalto da 6 milioni di euro per la ristrutturazione post sisma dei padiglioni.

A scegliere il rito abbreviato sono stati l’ex assessore comunale ai Lavori pubblici Aldo Modonesi e il consigliere delegato dell’azienda di Modena AeC, che aveva ottenuto l’appalto, Sandro Mantovani. L’ex assessore deve rispondere di aver concorso a una presunta truffa ai danni della Regione per inserire i lavori di ristrutturazione post sisma nel programma “Sfinge” e anche di aver ricevuto una tangente da 12mila euro da parte della AeC da girare poi all’Ente Palio, come “contributo” per la spinta data all’azienda nella gara di appalto. Tangente che sarebbe stata consegnata o comunque manovrata da Aldino Cavallina, che avrebbe fatto da intermediario politico per AeC, e che è deceduto nel corso del procedimento. Accuse che Modonesi, va sottolineato, ha sempre fermamente respinto. Così come sono state respinte con nettezza le accuse anche dagli altri imputati che hanno scelto di procedere con la discussione delle proprie posizioni nell’udienza preliminare, accusati a vario titolo di truffa e turbativa d’asta. A partire, per rimanere nell’area politica, dall’ex sindaco Tiziano Tagliani, anche lui presunto correo nella truffa. E poi dall’ingegner Davide Grandis, che la truffa l’avrebbe architettata sul piano tecnico, e dall’allora presidente dell’Ente Fiera Filippo Parisini, che a seguito dell’inchiesta si dimise. Stessa scelta processuale anche per Gian Domenico Leprini, consulente di AeC e Stefano Zaccarelli, all’epoca presidente dell’azienda modenese.

Molti degli imputati si erano già sottoposti a interrogatorio o avevano reso delle dichiarazioni spontanee. Di particolare rilievo era stato l’interrogatorio di Grandis, che aveva fornito molti dettagli e molte giustificazioni a sostegno del suo corretto agire nel contesto dell’appalto. A sottoporsi all’interrogatorio erano stati anche l’ex sindaco Tagliani e l’ex assessore Modonesi. La prossima udienza è fissata per il 19 dicembre quando toccherà al pubblico ministero Ciro Alberto Savino, che ha anche coordinato le indagini di Guardia di finanza e Carabinieri. Il 16 gennaio invece sarà il turno delle difese. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA