Morto nell’ex canonica a Cologna, documenti a sorpresa per scagionare il prete
Il Pubblico ministero aveva chiesto il rinvio a giudizio
Cologna Un colpo di teatro in udienza ha generato un’impasse nel procedimento a carico di don Francesco Pio Morcavallo, parroco di Cologna e finito sotto indagine per la morte di Carlo Alberto Buzzoni, avvenuta in un’abitazione di proprietà della parrocchia e della quale il parroco era all’epoca responsabile, a causa di una fuga di monossido di carbonio.
Dopo che il pubblico ministero aveva già insistito per il rinvio a giudizio del prete, e così avevano fatto anche i due legali di parte civile (i figli e altri parenti della vittima), la difesa ha esposto una nuova produzione documentale, depositata telematicamente il pomeriggio precedente ma della quale nessuno aveva preso visione né conoscenza. Una novità dell’ultim’ora che ha portato il giudice dell’udienza preliminare Marco Peraro a rinviare l’udienza di due mesi per valutare cosa fare dei nuovi documenti e la loro incidenza sulla fase del procedimento. La documentazione contiene un atto che potrebbe essere molto rilevante per il procedimento. È infatti una consulenza tecnica di parte relativa allo scaldabagno che sarebbe stato la causa della fuga di monossido di carbonio e che sarebbe stato installato “abusivamente” da Buzzoni, senza che il parroco ne fosse a conoscenza. La cosa sarà probabilmente oggetto di questioni sia da parte della procura – il fascicolo è del sostituto procuratore Andrea Maggioni – che delle parti civili. Il nodo verrà comunque sciolto nell’udienza del 14 gennaio prossimo.
Secondo l’accusa, il parroco avrebbe omesso di verificare la corretta installazione e il corretto funzionamento dell’impianto di riscaldamento degli ambienti e di riscaldamento dell’acqua sanitaria, che dalle verifiche effettuate dai carabinieri e dai vigili del fuoco è risultato non fosse stato installato a norma. In ballo anche la titolarità della gestione del locale, c’erano dubbi infatti se la proprietà fosse della parrocchia e o della diocesi.
Buzzoni aveva 73 anni, era residente in quella che era stata la canonica della chiesa di Cologna e lì dentro è morto nel novembre del 2023, come detto per via delle esalazioni di monossido di carbonio, sprigionatesi dall’impianto di riscaldamento non funzionante nella maniera corretta, probabilmente perché installato senza che fossero state rispettate le norme di sicurezza.
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