Rapinavano persone omosessuali per pagare la droga, giovani ferraresi sotto i riflettori
Un gruppetto di giovani ferraresi derubava con violenza persone omosessuali. Un 22enne accusato di aver estorto le azioni criminali a due minori suoi debitori
Ferrara Cessioni di stupefacenti, anche a minorenni, e poi un’estorsione nei confronti di due di essi per debiti di droga, appianati con l’organizzazione di rapine ai danni di persone omosessuali, ingannate con la promessa di incontri.
E mentre la politica e l’opinione pubblica cittadina si confrontano sui “maranza”, è da giovani ferraresi che arriva una nuova storia di vissuto torbido e criminalità. Ieri mattina le azioni di un 22enne ferrarese sono finite davanti al giudice dell’udienza preliminare. È accusato di varie cessioni di sostanze stupefacenti – hashish e marijuana, tra 2019 e 2022 – e di estorsione nei confronti di due ragazzini che avrebbero avuto con lui un debito di droga da 140 euro.
L’estorsione sarebbe consistita proprio nel costringere i due ragazzini-debitori a divenire suoi complici in una serie di rapine ai danni di persone omosessuali, avvicinate con l’illusione di un incontro intimo e depredate di quel che avevano a disposizione in quel momento. Rapine per le quali l’imputato ha già patteggiato una pena di 2 anni e 6 mesi di reclusione, mentre gli altri due complici, essendo infra 18enni, hanno seguito la strada della giustizia minorile.
Il giovane, difeso dagli avvocati Dario Bolognesi e Antonio Vesce, pur avendo in sostanza ammesso l’attività di spaccio, nega di avere estorto alcunché ai suoi debitori, ma che le rapine fossero state frutto di accordi tra lui e gli altri sodali, che avrebbero raccontato una storia non veritiera per non assumersi responsabilità. La difesa ha chiesto perciò il non luogo a procedere per l’estorsione, ritenuta priva di fondamento, e la messa alla prova per le accuse di spaccio di stupefacenti. Se ne riparlerà il prossimo 10 dicembre.
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