La Nuova Ferrara

Ferrara

Il piano

Terna, guidata da Giuseppina Di Foggia, investe 60 milioni per potenziare la rete elettrica tra Rimini e Riccione

Redazione web
Terna, guidata da Giuseppina Di Foggia, investe 60 milioni per potenziare la rete elettrica tra Rimini e Riccione

Cantieri in partenza nel primo trimestre 2026 per la realizzazione di 17 km di nuovi elettrodotti in cavo, prevista anche la demolizione di 171 tralicci in aree densamente abitate per restituire 130 ettari di spazio urbano

5 MINUTI DI LETTURA





Roma Terna ha concluso la progettazione esecutiva dell’intervento di riassetto denominato “Anello 132 kV Rimini – Riccione”, che interesserà complessivamente otto comuni romagnoli tra le province di Rimini e Forlì-Cesena, e pubblica l’avviso con le particelle coinvolte dalla futura apertura dei canteri.

L’opera, per la quale l’Azienda guidata da Giuseppina Di Foggia investirà 60 milioni di euro, è finalizzata a rendere più sicuro ed efficiente il sistema elettrico dell’area, soprattutto durante la stagione estiva quando i consumi elettrici locali registrano un significativo incremento dovuto alla forte presenza turistica e al conseguente aumento della domanda di energia per le attività ricettive e i servizi.

Notevoli, inoltre, i benefici ambientali: con la realizzazione di circa 17 km di nuove linee in cavo interrato, sarà possibile demolire complessivamente oltre 40 km di vecchie linee aeree e dismettere 171 tralicci, risalenti agli anni ‘70, che attraversano aree densamente abitate. Saranno così restituiti oltre 130 ettari di territorio liberi da infrastrutture elettriche.

Nel primo trimestre del 2026, Terna avvierà i cantieri nel Comune di Riccione e Coriano, dove è prevista la posa di circa 8 km di nuovi cavi e l’installazione di 3 nuovi sostegni. Queste opere, unitamente alle altre previste dal progetto, consentiranno la demolizione di 48 tralicci e di oltre 8 km di vecchie linee aeree.

A seguire, i lavori coinvolgeranno anche il Comune di Rimini, con la realizzazione di circa 10 km di nuove linee interrate e l’installazione di 2 sostegni, che permetteranno di rimuovere più di 20 km di linee aeree e 84 tralicci.

I benefici del riassetto si estenderanno inoltre ai Comuni di Santarcangelo di Romagna, con la demolizione di 17 tralicci e circa 4 km di vecchie linee elettriche; Savignano sul Rubicone, dove saranno dismessi 14 tralicci e circa 3 km di vecchio elettrodotto; Gatteo, che sarà liberato da 6 sostegni e circa 2 km di linee ciascuno; Gambettola, dove saranno demoliti 2 sostegni.

I cittadini, e in particolare i proprietari delle particelle interessate dall’opera, potranno consultare la documentazione relativa all’attuazione dell’intervento presso gli uffici di Terna, in Via Croce Rossa 112, a Padova. Inoltre, l’avviso al pubblico sull’approvazione del progetto definitivo con dichiarazione di pubblica utilità sarà disponibile sul sito web della Regione Emilia-Romagna.

Il Piano di Sviluppo 2025-2034 di Terna, con oltre 23 miliardi di euro di investimenti nei prossimi dieci anni (+10% rispetto al precedente Piano), consolida il ruolo di Terna al servizio del Paese per un futuro sostenibile e decarbonizzato. Gli interventi previsti dal Piano sono essenziali per il perseguimento degli obiettivi nazionali ed europei di transizione energetica, indipendenza, resilienza ed efficienza del sistema elettrico.

Per l’Emilia-Romagna, Terna ha previsto un impegno di 2,3 miliardi di euro nei prossimi 10 anni.

LE OPERE

Gli interventi sono progettati per garantire la stabilità e la sicurezza della rete elettrica, con l’obiettivo di sviluppare infrastrutture innovative in grado di incrementare la capacità di transito tra le sezioni di mercato e massimizzare lo scambio di energia.

Tra le opere principali i collegamenti Milano – Montalto e Dorsale Adriatica, parte del progetto Hypergrid, che prevede la costruzione di una serie di elettrodotti in corrente continua (HVDC) che attraversano la rete italiana ad alta tensione, aumentandone l’efficienza.

In particolare, l’elettrodotto HVDC Milano - Montalto, lungo circa 500 km, consentirà di ottimizzare i transiti di energia tra il Centro e il Nord Italia, garantendo un trasporto più efficace per rispondere alla crescente domanda energetica delle regioni settentrionali. Si tratta di un’imponente operazione di ammodernamento di elettrodotti aerei esistenti sulle dorsali Tirrenica e Adriatica della penisola e verso le isole, ai quali verranno affiancati nuovi collegamenti sottomarini fino a 525 kV.

Il progetto, attualmente in fase di consultazione pubblica, prevede la realizzazione di nuovi cavi sottomarini tra Montalto di Castro (Viterbo) e Avenza (Massa-Carrara), cui seguirà una dorsale terrestre ottenuta attraverso l’ammodernamento e la riconversione in corrente continua delle linee aeree esistenti tra Toscana, Liguria, Emilia-Romagna e Lombardia.

Ad oggi sono stati effettuati 58 incontri con stakeholder e amministrazioni locali e 9 Terna Incontra con i cittadini dei territori coinvolti dal passaggio dell’elettrodotto, dove esperti di Terna hanno approfondito le caratteristiche del progetto, con particolare attenzione agli aspetti tecnici, ambientali e realizzativi, favorendo un dialogo partecipativo con le comunità locali.

La Dorsale Adriatica, invece, unirà l’Emilia-Romagna alla parte settentrionale della Puglia, garantendo il rafforzamento del corridoio adriatico per i transiti di energia e permettendo un incremento sostanziale della capacità di scambio. L’elettrodotto in corrente continua tra Forlì e Foggia permetterà una maggiore integrazione della capacità rinnovabile prevista nei prossimi anni, garantendo una rete più stabile, robusta e sostenibile.

Tra i progetti attualmente in fase di realizzazione, l’elettrodotto a 380 kV Colunga-Calenzano, che si snoda per 84 km tra le province di Bologna e Firenze. L’opera assicurerà un notevole aumento della capacità di scambio fra Nord e Centro-Nord, rafforzando la magliatura della rete elettrica dell’area.

La nuova infrastruttura verrà realizzata in sostituzione dell’attuale elettrodotto costruito oltre 60 anni fa e consentirà di demolire circa 106 km di vecchie linee aeree, interessando complessivamente 12 Comuni, 9 in provincia di Bologna (Castenaso, San Lazzaro di Savena, Ozzano dell’Emilia, Pianoro, Monterenzio, Monghidoro, San Benedetto Val di Sambro, Castiglione dei Pepoli e Loiano) e 3 in provincia di Firenze (Firenzuola, Barberino di Mugello e Calenzano). L’intervento permetterà di restituire alle comunità locali oltre 200 ettari di territorio.

Infine, è stato avviato l’iter autorizzativo, dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), del progetto di Terna per collegare gli impianti del Tecnopolo di Bologna alla Rete di Trasmissione Nazionale (RTN) e soddisfare così il fabbisogno energetico degli utenti che hanno presentato la richiesta di connessione alla RTN.

Terna gestisce in Emilia-Romagna 5.200 km di linee di alta e altissima tensione e 65 stazioni elettriche.