Litigano per un videogioco, tre accoltellati ad Argenta
La discussione è stata innescata dalla mancata restituzione di una consolle
Argenta Prima l’accesa discussione, poi la lite con tanto di coltelli. Il tutto per un videogioco. È successo giovedì nel pomeriggio ad Argenta, protagonisti tre uomini stranieri e un italiano.
I fatti in via Vinarola, nei pressi dei miniappartamenti dove un tempo c’era il famoso locale da ballo “Il Nuovo Mondo” di Argenta. Tre persone sono finite al pronto soccorso dell’ospedale di Argenta: a due di questi sono stati praticati alcuni punti di sutura sulle ferite provocate dalle lame dei coltelli mentre il terzo se l’è cavata con dei cerotti nella schiena.
Da quanto risulta nulla di grave sotto il profilo sanitario tant’è che sono stati dimessi con alcuni giorni di prognosi, mentre su tutti gli altri fronti, quello sociale compreso, la questione è seria. Rissa aggravata da lesioni personali e dall’uso di armi in una zona frequentata e abitata. Come detto, tutto è successo giovedì sera verso le 18 tra via Vinarola e il piazzale dell’ex discoteca.
Tre uomini stranieri che abitano nei mono/bilocali e un italiano – tutti e quattro già noti alle forze dell’ordine -, hanno iniziato a discutere animatamente fra di loro. Motivo della discussione una consolle con videogiochi, che i tre stranieri sono andati a “recuperare”. Non è dato a sapere il perché, ma non si esclude che ci possano essere dei “debiti” da saldare. Fatto sta che dalle parole si è passato ai fatti: le urla sono state sentite dai residenti della zona gli stessi che hanno fatto scattare la richiesta d’intervento al 112 con una frase molto esplicita: «C’è una rissa con coltelli in via Vinarola, ad Argenta». Tempestivamente, sul posto sono intervenute tre pattuglie dei carabinieri, gli stessi che dapprima hanno bloccate le strade per evitare coinvolgimenti oppure che qualcuno dei feriti scappasse. Poi gli uomini dell’Arma, con le buone maniere, hanno provveduto a sedare gli animi consentendo così al personale sanitario, che nel frattempo era sopraggiunto con l’ambulanza, di curare i feriti. Cure che poi sono continuate con maggiore precisione al pronto soccorso del Mazzolani Vandini. Ultimate le cure sotto la costante presenza dei carabinieri dentro al pronto soccorso per evitare fughe o riprese dei combattenti, tutti quanti sono stati portati nella stazione di via Nazionale per le deposizioni. Del fatto è stato avvisato il magistrato di turno.
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