Mulino di Ro, salgono i tempi del recupero. Area affidata a Muroni
Minoranza critica per le modalità di affidamento
Ro Che fine ha fatto il Mulino sul Po? È ancora in cantiere, in attesa di essere sistemato e ricollocato al suo posto, cioè nella zona golenale di via Dazio a Ro. Ma non mancano gli imprevisti, che allungheranno i tempi per un ritorno del noto natante al suo luogo d’origine. Infatti, in questi giorni la Giunta rivese è dovuta ricorrere a una perizia e investimenti supplettivi. “Durante le fasi di manutenzione del Mulino galleggiante sono emerse criticità impreviste e imprevedibili all’atto della redazione del progetto esecutivo degli interventi e che risulta indispensabile risolvere, al fine di migliorare l’esito finale della manutenzione”. È quanto riportato dalla nota a firma del responsabile dell’Ufficio tecnico comunale, Matteo Gruppioni. Quindi, si rende necessario di procedere alla redazione di una perizia variante al progetto iniziale, al fine di attuare il consolidamento esteso dei fasciami e delle strutture degli scafi inferiori. Per l’esecuzione di questo servizio il comune dovrà spendere 4.440,80 euro, da elargire all’ingegnere Sebastiano Padoan di Chioggia per eseguire le prestazioni.
Intanto, l’amministrazione comunale prosegue il cammino verso la promozione e valorizzazione del Mulino storico galleggiante e la crescita dell’area golenale. Per farlo si è affidata a Ferrara La Città del Cinema, associazione di promozione sociale, con sede legale a Ferrara e spesa di 19.877,46 euro. Quest’ultima decisione, ma come del resto tutto quanto ruota attorno al recupero del Mulino, è stata accolta in modo negativo dal gruppo consigliare di minoranza Uniti per Riva del Po, in questo caso con l’aggravante che in passato si disse il contrario. «Quando l’anno scorso abbiamo letto, con enorme stupore, del “coinvolgimento” dell’attore e regista Stefano Muroni, cui ovviamente va tutta la nostra stima, per il rilancio del Mulino sul Po nel Dup (Documento unico di programmazione) allegato al bilancio di previsione, abbiamo pensato che la politica mai dovrebbe sostituirsi ai funzionari e decidere a chi affidare a priori un qualsiasi appalto – dice la capogruppo di Uniti, Egle Cenacchi –. Il sindaco Simoni, molto seccata, ha assicurato in Consiglio comunale che il coinvolgimento di Muroni sarebbe stato a titolo gratuito. Ora ecco: con determina n. 296 del 6 novembre viene affidato il servizio di promozione culturale e rilancio del Mulino galleggiante sul Po alla ditta Ferrara La Città del Cinema, notoriamente fondata proprio da Muroni. Non piace essere presi in giro, sarebbe stato molto più corretto dir subìto la verità».
© RIPRODUZIONE RISERVATA