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Dopo la tragedia

Aereo precipitato a Ferrara, tutti i dubbi da sciogliere

Annarita Bova
Aereo precipitato a Ferrara, tutti i dubbi da sciogliere

Fausto Barone è morto a 66 anni schiantandosi al suolo ad Aguscello durante un volo. Nel 2022 l’annuncio di vendita sui siti specializzati, poi il cambio di idea

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Ferrara Cosa è successo a Fausto Barone e perché è precipitato col suo aereo ultraleggero domenica alle 11.45? Sono queste le domande a cui i medici legali e i tecnici dovranno rispondere per arrivare ad accertare le cause della morte del pilota ferrarese. Barone, 66 anni, era l’unica persona a bordo ed è deceduto nello schianto; l’aeromobile ha preso fuoco dopo l’impatto. Il velivolo aveva effettuato il decollo poco prima dall’aeroporto di Prati Vecchi. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i vigili del fuoco del comando provinciale di Ferrara, agenti della Polizia di Stato e i sanitari del 118, che non hanno potuto fare altro che constatare il decesso del pilota.

La dinamica deve essere ancora ricostruita e sono in corso i rilievi tecnici e le verifiche preliminari per stabilire eventuali cause tecniche o operative. Barone era esperto di volo, lo faceva ormai da tanti anni e chi lo conosce bene lo ricorda come una persone prudente e attenta, che usciva solo con condizioni ottimali, come erano poi quelle di domenica. Chi ha visto parla di manovra anomala, a dimostrazione che qualcosa effettivamente non ha funzionato. A quanto pare il 66enne aveva fatto controllare il velivolo da poco, una sorta di “tagliando” che faceva ad ogni scadenza richiesta. Sul corpo verrà effettuata l’autopsia in questi giorni.
Il destino

Barone volava su un Icp Amigo, lo stesso che aveva messo in vendita nel 2022. “Vendo Icp Amigo 1998 solo voli brevi 500 h. Rotax 912 turbo avionica completa balistico freni a disco interni pelle e mille altre cose. 25mila euro, no perditempo e visibile a Ferrara”, aveva scritto nell’annuncio pubblicato in diversi siti. Poi qualcosa gli ha fatto cambiare idea e alla fine ha continuato a volare con quell’ultraleggero.
Gli amici e soprattutto gli altri piloti tendono ad escludere il guasto come causa dello schianto mentre avvalorano il malore. Non improvviso però. Perché secondo qualcuno il punto in cui l’aereo è precipitato, in mezzo ad un campo e lontano dalla strada come dalle abitazioni, non è un caso bensì una sorta di scelta ben precisa. Non solo. La vittima dell’incidente mortale era cognato del comandante Alessandro Ammirati, che vent’anni fa, il 2 marzo 2005, perse la vita nelle medesime circostanze su un velivolo precipitato proprio ad Aguscello.