La Nuova Ferrara

Ferrara

L’attività

Dalla crisi alla sua rinascita, l’edicola a Stellata torna in vita

Pietro Gavioli
Dalla crisi alla sua rinascita, l’edicola a Stellata torna in vita

Il punto vendita è ora ospitato al centro sociale Ariosto

3 MINUTI DI LETTURA





Stellata Il caratteristico borgo rivierasco di Stellata ha eretto un argine ingegnoso contro la scomparsa delle edicole nei paesi. Ha adottato una soluzione esemplare per dare continuità al proprio presidio importante per trovare notizie, informazioni e cultura. Le cose sono andate così. Silvia Turazzi, dopo aver gestito un negozio di fiori, nel 2002 apre nella piazzetta di Stellata l’edicola.

«Anni fa le cose andavano bene – ricorda Silvia – C’era la mia bottega nella quale vendevo anche tabacchi e diversi prodotti. In paese c’era la scuola, l’asilo, erano in funzione altre attività e dall’altra parte della piazza, alle spalle del Po, un noto ristorante». Nel corso degli anni Stellata ha seguito la sorte di tanti altri paesi che pian piano hanno subito il calo demografico e la conseguente scarsa disponibilità di servizi essenziali e attività commerciali. Ed è così che pochi mesi fa in procinto della chiusura definitiva del proprio negozio arriva in soccorso una soluzione che le fa cambiare i propositi: il trasferimento dell’edicola all’interno dei locali del Centro “Ariosto”. E tutto questo senza interrompere l’attività neanche per un giorno. Ora Silvia è una giovane nonna di Stellata socia volontaria del luogo di aggregazione e socializzazione del suo paese, addetta al bar e alla rivendita di giornali, periodici e libri come avviene da quasi 25 anni . Sembra quasi una favola, ma per le sorti della comunità di Stellata si è trattato veramente di un lieto fine che invita all’ottimismo. A dirlo è anche Angelo Tagliaferro, un noto esperto di cose stellatesi: «La gente è affezionata alla propria bottegaia, gentile, educata, sempre con il sorriso e una parola buona per ognuno. La persona giusta per dare continuità al nostro Centro, frequentato dalla gente del posto, ma anche turisti di passaggio, ciclisti, amanti della natura e dell’arte poiché siamo l’unico locale pubblico tra Bondeno e Felonica».

«La Rocca Possente e il Museo Ferraresi richiamano spesso persone desiderose di conoscere la storia del nostro territorio – dicono altri residenti –. C erte volte a Stellata si tengono manifestazioni culturali e presentazioni di libri con la partecipazione di tanta gente che a volte si concede una pausa ai tavoli del nostro Centro. Il promotore di queste iniziative è il nostro compaesano Daniele Biancardi, e per questo lo dobbiamo ringraziare, ma vorrei fare una citazione anche per l’appassionato storico Simone Bergamini per il contributo che ha dato alla trasformazione e all’ammodernamento del nostro Centro Ariosto, struttura in comodato d’uso alla Istituzione del Centro Ariosto». Qualcuno sottolinea che il Comune, in quanto proprietario, ha avuto un ruolo fondamentale nei destini sia del Centro Ariosto che di Stellata 97, ovvero il ristorante la Golena del Po, attività gestita in funzione dei giovani sperando che essi stessi possano rilevarne la gestione: «Le prospettive che questo avvenga sono concrete per questa attività locale erede della Polisportiva Stella del Po».

Angelo Tagliaferro proviene da San Martino Spino, per poi abitare a Quatrelle (Mn). È stato sindaco di Felonica, insegnante allo Ial di Bondeno per l’uso di macchine utensili, disegno, tecnologia dei metalli, è uno dei soci del Centro Ariosto per il quale ha rivestito la carica di vice presidente ai tempi in cui il presidente era il suo carissimo amico Bruno Astori. Ribadisce che la decisione di spostare l’edicola presso la sede di un centro aperto a tutti, a grandi e piccoli, è stata fatta in funzione della comunità, «perché è fondamentale mantenere le attività primarie nel proprio territorio». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA