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Il fatto

Passeggia col cane in campagna, un uomo si avvicina e la palpeggia

Daniele Oppo
Passeggia col cane in campagna, un uomo si avvicina e la palpeggia

È successo a Ferrara: l’assalitore aveva chiesto di scattare una fotografia insieme. Il processo per violenza sessuale partirà ad aprile

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Ferrara Una semplice, rilassante passeggiata all’aria aperta insieme al proprio cane si è trasformata in un vero e proprio incubo per una donna, assaltata da un uomo con la scusa di una fotografia. La vittima ieri si è costituita parte civile (assistita dall’avvocato Gianni Ricciuti) nel processo per violenza sessuale che vede imputato un uomo di nazionalità pakistana.

Il fatto si sarebbe verificato la mattina del 30 giugno dell’anno scorso, tra le 8.30 e le 9, quando la donna stava portando a spasso il proprio cane e, in una stradina, ha incrociato due operai agricoli che lavoravano in un filare di meli, a bordo di un trattore. Uno di questi si sarebbe sganciato, avvicinandosi alla donna, prima dicendole che aveva paura del cane, e poi invece avvicinandosi di più per farle una richiesta un po’ inusuale: scattarsi una fotografia insieme che poi lui avrebbe mandato a sua madre in Pakistan.

La donna, forse un po’ sorpresa ma anche incuriosita dalla richiesta, ha accettato. L’uomo ha invece rivelato fin da subito le sue vere intenzioni, mettendole ben presto le mani addosso, stringendola, abbracciandola, toccandole i seni, baciandola in bocca e strofinandosi su di lei.

La donna ha gridato, chiesto aiuto e si è divincolata, riuscendo ad allontanarsi. E anche l’uomo si è allontanato, diventando anche una specie di uccel di bosco, non facendosi più trovare. Ma dopo la denuncia presentata dalla donna, gli inquirenti lo avrebbero trovato, anche grazie all’aiuto del suo collega, che in quel frangente non si era accorto di nulla, ma che ha riconosciuto l’uomo che lavorava con lui quel giorno. Uomo che ieri è stato rinviato a giudizio davanti al tribunale in composizione collegiale. Prima udienza il prossimo 9 aprile.

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