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Inchiesta embrioni al centro Pma. Il sindaco di Lagosanto: «È uno scandalo»

Annarita Bova
Inchiesta embrioni al centro Pma. Il sindaco di Lagosanto: «È uno scandalo»

La richiesta di Cristian Bertarelli: «La Direzione generale dell’Ausl di Ferrara si assuma le proprie responsabilità. Dopo un’inchiesta di questo tipo non è più credibile sostenere che “non si sapeva”»

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Lagosanto «Come sindaco di Lagosanto mi trovo, ancora una volta, costretto a prendere posizione pubblicamente su una vicenda che sta travolgendo non solo l’Ospedale del Delta, ma la fiducia stessa che le persone ripongono nella sanità pubblica: lo scandalo del Centro di Procreazione medicalmente assistita (Pma) del Delta». Lo chiama proprio “scandalo” il primo cittadino Cristian Bertarelli e questo perché «non siamo di fronte a un semplice “incidente di percorso”, né a pochi “casi isolati”. Quello che emerge oggi è il punto di arrivo di una crisi lunga, annunciata, sottovalutata e mal gestita, nonostante segnali chiarissimi che la Direzione generale dell’Ausl di Ferrara non poteva ignorare».

Segnali

Bertatelli, carte alla mano, ripercorre nella sua lunga nota tappa dopo tappa. «Già il 28 giugno 2024, in Conferenza territoriale Socio-sanitaria, manifestai pubblicamente la mia forte preoccupazione per ciò che stava accadendo alla Pma del Delta - fa presente -. In quella sede chiesi conto, tra l’altro, della “fuga” di pazienti e di embrioni crioconservati verso altri centri – in particolare verso l’ospedale di Trecenta – e delle garanzie sul rispetto delle linee guida nazionali, sia nella composizione del gruppo multidisciplinare sia nelle modalità di esecuzione delle procedure. In quella sede, di fronte a domande precise, le risposte furono altrettanto precise: rassicurazioni, promesse di ritorno “a pieno regime”, affermazioni di normalità». Pochi mesi dopo la crisi esplode in tutta la sua evidenza. «L’8 dicembre 2024 La Nuova Ferrara pubblica un articolo dal titolo “Ospedale del Delta, sospesi direttore Pma e un tecnico per violazioni e comportamenti violenti»” Non si trattava di voci di corridoio: erano esiti formali di istruttorie disciplinari interne, adottate dall’Azienda stessa, che riconoscevano un quadro di gravità eccezionale e il 29 aprile 2025 la Funzione Pubblica Cgil Emilia-Romagna diffonde una nota durissima chiedendo interventi decisi “a difesa della legalità, della trasparenza e della dignità” del personale». Tassello dopo tassello «arriviamo così a novembre 2025, al punto di rottura definitivo. Il 7 novembre 2025 La Nuova Ferrara titola: «Embrioni falsi e procurato aborto, centro procreazione del Delta sotto indagine». A questo punto, parlare di “episodi isolati” è semplicemente offensivo verso l’intelligenza dei cittadini».

Per Bertarelli «la responsabilità penale, se vi sarà, sarà accertata solo dalla magistratura ma la responsabilità di governo, organizzazione e vigilanza è e resta pienamente in capo alla Direzione generale. Quando per oltre un anno un sindaco segnala fuga di pazienti e chiede garanzie sulle procedure si arriva, mesi dopo, a un’inchiesta di questo tipo allora non è più credibile sostenere che “non si sapeva”. Si sapeva che il servizio presentava forti criticità, e non si è intervenuti con la radicalità e la trasparenza che la situazione imponeva».

La richiesta

Bertarelli prende posizione: «Chiedo, con forza, che tutti i report di audit, le indagini interne, i verbali delle ispezioni sul Centro Pma del Delta degli ultimi anni vengano resi pubblici. Chiedo alla Direzione generale dell’Ausl di Ferrara di assumersi pubblicamente, in modo pieno e non elusivo, la responsabilità politica e gestionale del fallimento di controllo che ha permesso a questa crisi di incancrenirsi fino allo scandalo odierno - dice il sindaco -. Chiedo alla Regione a di valutare con la massima serietà l’operato complessivo della Direzione generale su questo dossier e che accanto alla ricollocazione delle coppie in altri centri, venga garantito un supporto psicologico, informativo e medico-legale realmente indipendente a tutte le donne coinvolte».

Bertarelli si rivolge anche al presidente Michele de Pascale, «affinché voglia valutare con la massima urgenza l’opportunità di rivedere e, ove necessario, sciogliere i vincoli contrattuali e gli attuali assetti apicali afferenti al Centro di Pma del Delta. Non è mia intenzione emettere sentenze, né sostituirmi alla magistratura. Ma è mio preciso dovere istituzionale dire che questa vicenda rappresenta, per il nostro territorio, un fallimento di sistema che ha un vertice ben identificabile nella Direzione generale di oggi e di ieri dell’Ausl di Ferrara».

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