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Nuova sede associazioni ferraresi. La Regione promuove via IV Novembre: «Ruolo di presidio»

Nuova sede associazioni ferraresi. La Regione promuove via IV Novembre: «Ruolo di presidio»

Sposata l’idea di Calvano per il futuro del Terzo settore. Il consigliere Pd: «Mi auguro che l’assessore del Comune di Ferrara Coletti si ravveda»

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Ferrara La risposta del Comune era stata chiara e decisa: le associazioni in uscita da via Ravenna 52 – dove a fine anno scade il contratto di comodato d’uso per la sede del Centro servizi per il volontariato – saranno ricollocate in via Bologna 637, all’ex Coldiretti. Una proposta che aveva sollevato le obiezioni del Csv, in quanto molti soci avrebbero difficoltà a raggiungere una location così distante dal centro. 89 le associazioni che avevano firmato l’appello ed ecco che un’alternativa era stata proposta dal consigliere regionale Paolo Calvano: via IV Novembre e via Ortigara, dove sorge un immobile della Regione.

Così, il capogruppo Pd in Assemblea legislativa aveva presentato un’interpellanza per chiedere chiarezza in merito alla destinazione d’uso dello stesso, già sede della Polizia municipale. Calvano aveva inoltre richiesto di chiarire quali fossero gli spazi disponibili da destinare alle associazioni del Terzo Settore, con attenzione a quelle costrette a lasciare le proprie sedi come Csv e Casa del volontariato.

A rispondere l’assessore regionale Davide Baruffi, che ha evidenziato la necessità di orientare la gestione del patrimonio pubblico verso finalità di interesse generale, favorendo «il radicamento delle associazioni nei luoghi della vita cittadina, specialmente in quei contesti dove la loro presenza rappresenta un presidio sociale insostituibile», proprio il ruolo che avrebbe in un «contesto di degrado e particolare situazione sociale» come quello dove si trova lo stabile.

Paolo Calvano tira le somme e si rivolge agli amministratori estensi: «È legittimo che, in base agli accordi vigenti, il Comune di Ferrara abbia la facoltà di decidere come utilizzare l’immobile. Tuttavia le priorità, definite dalla Regione e dal Codice nazionale del Terzo Settore, vanno nella direzione di valorizzare quelle associazioni che, per radicamento e qualità dei servizi offerti, rappresentano un presidio fondamentale per migliaia di cittadini. Mi auguro dunque che l’assessore Coletti possa rivedere gli orientamenti finora assunti, tendendo la mano a Csv e Casa del volontariato e riconoscendone il valore per la collettività». 

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