Monsterland, partite Spal e Carnevale. Operatori 118 mai pagati per gli eventi
A Ferrara gli addetti rivendicano i compensi per il servizio svolto in manifestazioni private, ma c’è chi non salda. La denuncia di Fp-Cgil
Ferrara L’importo non sarà di quelli che cambia la vita delle persone, ma a maggior ragione il grande ritardo nell’accreditarlo sul conto dei lavoratori diventa un motivo di grande frustrazione e fastidio, che ha portato ora il sindacato Fp-Cgil a una denuncia pubblica. Parliamo del servizio effettuato dal personale del 118 per alcune manifestazioni private, che prevedono che il compenso per tali prestazioni venga pagato dall’organizzazione e che invece non è stato erogato. E con la beffa, almeno in un’occasione, di vedersi richiedere la stessa prestazione a un anno di distanza da quella non pagata.
Per il sindacato si tratta di un «grave ritardo nel pagamento delle prestazioni effettuate da infermieri e autisti del 118 in occasione dell’evento Monsterland, svoltosi il 31 ottobre 2024. L’evento, organizzato da un’associazione privata, prevedeva la presenza di personale sanitario per garantire la sicurezza dei partecipanti. A più di un anno di distanza, le lavoratrici e i lavoratori non hanno ancora ricevuto il compenso per l’attività svolta. Dopo la nostra nota sindacale, l’Azienda Usl ha risposto che il pagamento non è ancora stato erogato poiché l’associazione organizzatrice non ha provveduto al versamento delle somme dovute. Questa motivazione non può essere accettata – dice la Fp-Cgil – le prestazioni sono state effettuate, il lavoro è stato svolto, e va pagato. Non solo: continuano ad arrivare segnalazioni di altri eventi per cui le lavoratrici e i lavoratori non sono stati retribuiti, tra cui partite del precedente campionato della Spal e il Carnevale di Cento del febbraio 2025. Chiediamo chiarezza immediata e un meccanismo certo di pagamento per tutte le attività sanitarie svolte in occasione di eventi pubblici. È ora di smettere di scaricare sui lavoratori le inadempienze organizzative: la dignità del personale sanitario non può essere calpestata», conclude la nota del sindacato.
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