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Denuncia per stalking

Boara, il figlio del fiocinatore minaccia i vicini: «Terminerò il lavoro di mio padre» 

Daniele Oppo
Boara, il figlio del fiocinatore minaccia i vicini: «Terminerò il lavoro di mio padre» 

«Fosse l’ultima cosa che faccio, io ti uccido»: scatta la misura cautelare. L'aggressione del padre, ora in carcere, era avvenuta ad aprile

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Ferrara «Quello che non è riuscito a terminare mio padre lo terminerò io». E poi ancora: «Fosse l’ultima cosa che faccio, io ti uccido». Oltre a dei messaggi in cui diceva di voler «sparare in bocca» ai suoi zii e ai loro figli e che questi ormai «sono condannati». E alle minacce fisiche, con un mattarello, consistite anche nel prendere per la gola lo zio e dirgli che lo avrebbe ammazzato .

Sono tra i motivi principali per i quali il giudice per le indagini preliminari Giovanni Solinas ha disposto l’allontanamento dalla casa familiare e il divieto di avvicinarsi agli zii per Alex Borea, 47 anni, figlio di Sergio Borea, l’uomo oggi in carcere per aver cercato di uccidere proprio i vicini/parenti in via Copparo, a Boara, colpendoli con dei dardi scagliati con una fiocina.

Una decisione che arriva dopo la denuncia per stalking sporta dalla coppia di coniugi – assistita dall’avvocata Valentina Bordonaro – estremamente preoccupata per la propria incolumità per via dei comportamenti del nipote, dopo essere miracolosamente sopravvissuta all’azione del padre, indagato per tentato duplice omicidio.

Una vicenda che dietro ha questioni ereditarie rimaste evidentemente irrisolte tra le due famiglie, scaturite in una violenza inusitata.

Alex Borea fin da subito aveva mostrato comportamenti non molto concilianti con i parenti, pronunciando frasi minacciose anche in presenza dei carabinieri durante il sopralluogo per il tentato omicidio. Una situazione di costante pressione e intimidazione che ha portato i coniugi a uno stato di ansia e preoccupazione. Che ora il giudice, su richiesta del pm, prova a far cessare allontanando da loro la fonte del potenziale pericolo. 

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