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Ecco l’uomo che ha costruito un pezzo di Scortichino

Pietro Gavioli
Ecco l’uomo che ha costruito un pezzo di Scortichino

L’imprenditore edile Lino Veronesi fa parte della storia del paese. Il primo lavoro da muratore a quindici anni per l’ormai mitico Bar 59

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Scortichino Sul muro esterno del bar della Cooperativa Arte e Spettacolo di Scortichino, da anni chiamato Bar 59, c’è una insegna che ricorda l’anno in cui fu inaugurato il locale, era il 1956. Lo rammenta ancora molto bene Lino Veronesi che proprio alla costruzione di quel luogo pubblico aveva dato anche il suo contributo come giovanissimo e acerbo manovale. Lino aveva poco più di 15 anni quando, per la prima volta, si cimentava nel mestiere di artigiano edile che avrebbe caratterizzato la propria attività lavorativa per una vita.

Da allora sono trascorsi 70 anni, durante i quali Scortichino ha subìto una trasformazione rilevante: il centro si è andato popolando sempre più, il viale principale e le vie laterali hanno visto sorgere sempre nuove abitazioni per famiglie che risiedevano nei dintorni e nelle borgate vicine, dalla Piretta alla Guattarella. «In particolare fra gli anni Settanta e i primi del Duemila, l’edilizia a Scortichino ha vissuto uno sviluppo notevole», ricorda Lino Veronesi, il quale fino all’età di 30 anni ha lavorato alle dipendenze di alcune imprese di costruzioni del territorio prima di intraprendere l’attività in proprio come muratore.

In paese la presenza delle Officine Barbieri e di altre aziende come quella dell’imprenditore agricolo Minarelli, oltre a officine meccaniche e diversi laboratori tessili e abbigliamento, garantivano un’occupazione stabile e di conseguenza una certa tranquillità economica, per cui l’investimento nella casa si era dimostrata una favorevole opportunità che in tanti hanno colto. «Anche i coltivatori che risiedevano nelle loro tenute in quegli anni si sono trasferiti in paese contribuendo a popolarlo» precisa Veronesi, che con il proprio lavoro ha contribuito alla costruzione di parecchie decine di abitazioni per oltre un quarto di secolo, quasi sempre insieme con il cognato Gianni Ghedini, suo compaesano stimato e apprezzato artigiano edile come pochi.

In sostanza Lino Veronesi, è stato uno dei protagonisti della trasformazione urbanistica di Scortichino, iniziando a lavorare alla costruzione di quel bar Coop in cui faceva il manovale sotto la guida di esperti muratori volontari come il responsabile della cooperativa Adolfo Calzolari o come Luigi “Fiuron” Fabbri e il figlio Nino, dai quali ha imparato tanto: «nei miei confronti sono stati dei veri maestri», ribadisce Veronesi. Nel 1972 prosegue l’attività in proprio fino ai primi anni del nuovo secolo, iniziando la collaborazione con Ghedini, nonno del presidente della Nuova Aurora: «per 25 anni abbiamo costruito tante case senza soluzione di continuità. Ci intendevamo a meraviglia, perché quando terminava il mio intervento in un cantiere iniziava il suo. E così per ogni costruzione che ci veniva affidata». Nel complesso le case che hanno edificato a Scortichino sono parecchie decine. E a coronamento della cinquantennale attività nel settore edile, Lino Veronesi in passato ha ricevuto riconoscimenti che lo hanno gratificato, in particolare quello della Cna provinciale che il 21 maggio 2005 nel teatro comunale di Ferrara gli ha attribuito la targa di merito “per aver contribuito con la propria adesione alla crescita dell’imprenditoria ferrarese”. Un attestato significativo da interpretare come una intensa e operosa attività lavorativa dedicata alla costruzione di strutture che hanno modificato e reso attuale l’aspetto del proprio paese. 


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