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Nomadi a Ferrara, Piazza Grande su Fabbri: «Lui è spietato, noi accogliamo»

Nomadi a Ferrara, Piazza Grande su Fabbri: «Lui è spietato, noi accogliamo»

L’associazione bolognese critica l’intervento del sindaco in piazza Gobetti

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Ferrara Il Daspo emanato dall’amministrazione comunale di Ferrara contro le otto persone senza dimora che si erano accampate in piazza Gobetti nelle scorse settimane è un metodo “spietato e miope”.

Lo sostiene Ilaria Avoni, presidente di Piazza Grande, la storica cooperativa sociale bolognese che da decenni si occupa di povertà e persone senza dimora. Il provvedimento, spiega Avoni, «lascia attoniti nel merito e nel metodo: non solo si crede che spostando otto persone oltre il confine comunale si possa risolvere un problema, quello del drammatico impoverimento della popolazione, che è invece strutturale e nazionale e che tocca un numero enorme di cittadini e cittadine. Ma lo si fa anche con toni trionfalistici, travestendo una bestialità da atto di governo».

«Così – prosegue la presidente dell’associazione – non si risolvono i problemi, ma semplicemente si spostano, come fossero polvere da nascondere sotto al tappeto. Un messaggio inquietante per la sua comunità che oggi, nella drammatica giuntura economica che sta attraversando l’Italia e alla vigilia di una legge di bilancio che infierirà su questa situazione, deve fare i conti con un sindaco che, in tema di poveri e di povertà, l’unica cosa che è capace di fare è firmare un foglio di via. Troppo comodo». Avoni conclude con una riflessione: «A Bologna, fortunatamente, la ricetta è diversa: noi e la nostra amministrazione comunale tentiamo di dare risposte, di accogliere, pur in un contesto nazionale sempre più complicato. Qui proviamo a costruire una città che lavora quotidianamente su tre parole: casa, relazioni e comunità. Sapendo che sono gli orizzonti a cui tendere per garantire i diritti fondamentali di base a tutte le persone. A partire dalla casa e dall'accoglienza, anche per le persone che Fabbri allontana. Chi ha buonsenso, capacità, responsabilità lo dimostra misurandosi concretamente coi problemi, non ignorandoli».

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