“Professione: reporter”, Ferrara rende omaggio al classico di Antonioni
Mostra e conferenze per celebrare i cinquant’anni del film cult. La scultura di Redman donata al Comune
Ferrara A cinquant’anni dall’uscita di Professione: reporter, Ferrara celebra uno dei massimi capolavori di Michelangelo Antonioni con una mostra-dossier allo Spazio Antonioni. Una selezione di fotografie di scena di Florian Steiner – provenienti dall’Archivio Antonioni, acquisito e custodito dal Comune di Ferrara – accompagna la visione della sequenza conclusiva, che è considerata un caposaldo della storia del cinema.
Interpretato da Jack Nicholson e Maria Schneider, “Professione: reporter” è uno dei film più intensi e attuali del grande regista ferrarese, per la capacità di aprire una finestra su un mondo globalizzato, privo di punti di riferimento. Il reporter David Locke, impersonato da Nicholson, si scontra con l’impossibilità di rappresentare obiettivamente la realtà e di attribuire un significato alle vicende di cui è testimone. Quando s’imbatte nella morte di un trafficante di armi, dall’aspetto molto somigliante al suo, coglie l’occasione per cambiare il proprio destino assumendone l’identità. L’illusoria fuga da se stesso spinge Locke ad errare tra l’Africa e le città europee – Londra, Monaco, Barcellona – in compagnia di una studentessa di architettura (Schneider) che incrocia sul proprio cammino. Il vagabondaggio si conclude a Osuna, in Andalusia, con l’inevitabile resa agli eventi.
Ammiratissimo sin dalla sua uscita, il film suscitò la commozione di Federico Fellini che in una lettera ad Antonioni lo definì «il più compiuto, il più puro, il più essenziale. Sincero fino a farmi provare imbarazzo». Nello stesso tempo, la riflessione sull’obiettività dei mezzi di comunicazione e la scelta di «lasciare la strada del senso sempre aperta», come osservò Roland Barthes, pone interrogativi che appaiono tuttora fertili.
Per approfondire il significato e sottolineare l’attualità di questo capolavoro del cinema, lo Spazio Antonioni ospita dal 27 novembre al 18 dicembre, ogni giovedì alle ore 17, un ciclo di conferenze a cura di Alberto Boschi. In occasione dell’apertura della mostra verrà inaugurata Michelangelo Antonioni’s Head, la scultura di Craig Redman che Slam Jam ha generosamente donato alle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea del Comune di Ferrara e allo Spazio dedicato al maestro ferrarese. «Un’occasione preziosa per scoprire e riscoprire Professione: reporter, film capolavoro di Michelangelo Antonioni che continua a ispirare generazioni di cineasti a cinquant’anni dalla sua realizzazione», ha detto l’assessore comunale alla Cultura, Marco Gulinelli.
