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Il disagio

Argenta, santuario della Celletta senza pace: chiuso per una finestra rotta

Giorgio Carnaroli
Argenta, santuario della Celletta senza pace: chiuso per una finestra rotta

Vertice col sindaco e le Belle Arti: la riapertura sarà il 4 dicembre

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Argenta Non c’è pace per il Santuario della Celletta e per coloro che – pellegrini di passaggio e argentani devoti a questo tempio – vogliono entrare per un personale momento di riflessione. Da mercoledì, il sindaco Andrea Baldini ha firmato la chiusura fino al 4 dicembre. Motivo? La solita finestra pericolosa.

«La posizione dell’infisso in oggetto – si legge nell’ordinanza – non facilita un pronto intervento di riparazione o sostituzione, in quanto è collocato in alto in corrispondenza della cupola della chiesa, al di sopra della zona del confessionale. Al fine di garantire la pubblica e privata incolumità, con questa ordinanza di ordina 'immediata chiusura del Santuario della Celletta di Argenta, al fine di eliminare le condizioni di pericolo per la pubblica incolumità e al fine di espletare ulteriori e puntali verifiche tecniche».

Dunque, questa volta non è una tavella caduta dal tetto sul soffitto tanto da provocare un fuggi-fuggi durante la messa con l’allora sindaco che ne ordinò la chiusura il 6 novembre 2018 per riaprirla l’8 dicembre 2019, ma si parla ancora di verifiche tecniche e anche di eliminare il pericolo in modo definitivo.

Ma vediamo il lungo calvario di questa finestra pericolante che ha del grottesco fin dal 16 settembre 2022, quando le persone che dedicano il proprio tempo a questo tempio di proprietà del Comune di Argenta, segnalavano la pericolosità della caduta della finestra che si trova a destra rispetto all’ingresso. Per evitare possibili rischi, venne transennata l’area interna sottostante alla finestra senza però chiudere la porta principale ai fedeli. Alcuni giorni dopo venne inviato un reportage fotografico anche all’amministrazione comunale, tant’è che intervennero i vigili del fuoco del comando provinciale con l’autoscala: fu confermata la pericolosità con una relazione e al Comune venne chiesto di interessarsi di questa situazione di pericolo e non solamente della finestra pericolante. In effetti, pochi giorni dopo la relazione dei pompieri, i tecnici di Soelia utilizzando un cestello elevatore risolsero il problema tant’è che vennero tolte anche le transenne.

Purtroppo, però, il 14 agosto 2023, vuoi le vibrazioni provocate dall’intenso traffico soprattutto dei mezzi pesanti in transito sulla vicina statale Adriatica, vuoi anche per le raffiche di vento che hanno soffiato forte sia durante i temporali, la finestra traballava di nuovo: la riparazione provvisoria in attesa di un intervento risolutivo non c’era più. La conseguenza fu che si era nella medesima situazione del 2022. Così si arriva al 14 novembre scorso: “È presente un infisso fuori asse con parziale distacco dalla sede originale” scrivono gli agenti della polizia locale. Il giorno dopo i tecnici di Soelia ricevono ordine di transennare nuovamente dentro e fuori sempre per la stessa finestra. Addirittura qualcuno telefona alla “sacrestana” del Santuario e le ordina di chiudere a chiave la porta senza sapere che per farlo occorre un’ordinanza. La tiritera ha dell’inverosimile e il sindaco Baldini, questa volta prende di petto la finestra e decide di organizzare un summit per mercoledì alla presenza dei tecnici delle Belle Arti di Bologna. Risultato? Ordine di chiudere la Celletta perché la solita finestra è pericolosa per l’incolumità.
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