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Boom Psicologo di comunità: a Ferrara oltre 1.400 accessi in un anno

Alessandra Mura
Boom Psicologo di comunità: a Ferrara oltre 1.400 accessi in un anno

Disagio emotivo, il servizio Ausl di ascolto capillare e diffuso

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Ferrara Un servizio sanitario di prossimità accessibile a tutti per integrare il supporto psicologico nel sistema sanitario locale, rafforzando la rete di aiuti a pazienti con esigenze croniche e complesse. È l’obiettivo della Psicologia presso le Case di Comunità attivata dall’Unità di Psicologia Clinica e di Comunità dell’Ausl – diretta dalla dottoressa Rachele Nanni – con la collaborazione dell’azienda ospedaliero universitaria Sant’Anna. Nel 2024 gli accessi complessivi sono stati 1.414, con 305 utenti tra i 14 e i 19 anni, 266 tra i 20 e i 24 anni e 843 sopra i 25 anni.

Il servizio è rivolto a dare risposta a chi ha un disagio emotivo comune, che non rientra quindi nelle patologie psichiatriche ma rappresenta «una situazione a cui può andare incontro ciascuno di noi, una fase della vita segnata da uno stato depressivo, lutti, ansia o stress anche legati a patologie croniche. Ma anche, tra la popolazione anziana ma non solo, il peso della solitudine e dell’isolamento. Disagi che impattano sulla qualità della vita e sulla salute, perché la persona e un tutt’uno», spiega la dottoressa Nanni.

Nelle Case di Comunità – orientate a proporsi non solo come poliambulatori, ma punti di riferimento per una pluralità di bisogni – viene fornito quindi un percorso di consultazione psicologica primaria su richiesta del medico di medicina generale, prendendo appuntamento tramite Cup e con il pagamento di un ticket per la fascia adulta a partire dai 25 anni. Ma a rendere la Psicologia di comunità dell’Ausl ferrarese particolarmente interessante sono i percorsi ad accesso libero e diretto (senza impegnativa e ticket) dedicati a persone in condizione di particolare vulnerabilità legate a violenza di genere, fragilità e disorientamento dopo la nascita di un figlio, adolescenti e giovani adulti dai 14 ai 24 anni. «Abbiamo voluto fornire un’area di priorità a queste fasce di disagio, con agende autogestite e segnalazioni provenienti anche da altri servizi specialistici. Nei ragazzi più giovani riscontriamo difficoltà nelle relazioni con i pari e i familiari, chiusura, senso di inadeguatezza, paura di essere giudicati, di non essere all’altezza degli standard, ma anche problemi legati all’identità di genere», aggiunge Rachele Nanni. Prestazioni gratuite su appuntamento (mail centroadolescenti@ausl.fe.it) a Ferrara in via Gandini 26 (0532.235005) ad Argenta in via Circonvallazione 21/a (331.7488196), a Cento in via Falzoni Gallerani 18 (335.1470989) e a Codigoro (nella sede di via Zirardini 19 (335.7828947). La consultazione può essere prenotata anche nelle sedi delle Case di Comunità di Copparo, Bondeno, Portomaggiore e Comacchio.

Il supporto psicologico nelle Case di comunità si è arricchito di altre due linee di assistenza dedicate a patologie somatiche con dolore cronico impattante: la fibromialgia e l’emicrania. «Sono progetti che si interfacciano con la reumatologia e la neurologia – sottolinea Nanni –. Il percorso inizia dopo la prima diagnosi e il trattamento farmacologico, e si articola nell’accoglienza e in colloqui per capire come il paziente sta vivendo questa condizione se, come spesso succede, si è ritirato e ha lasciato perdere interessi e vita sociale. All’interno delle Case di Comunità cerchiamo di svolgere sempre più interventi innovativi, anche con modalità gruppali; operiamo con cicli di terapia breve di gruppo e interventi a spot. Importanti sono i momenti di gruppo chiamati “ruote comunitarie” che puntano a lavorare non solo sulla patologia ma anche sulle risorse, soluzioni e capacità che ciascun paziente esprime e può donare agli altri, recuperando la forza di sentirsi gruppo e comunità. Terapie comunitarie e cicli brevi che quest’anno abbiamo aperto anche a caregiver, donne straniere e persone sole».

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