Atti sessuali con la vicina di 5 anni. Arrestato 40enne di Ferrara che nega tutto
Il fermo operato dai carabinieri venerdì scorso: l’uomo è in custodia in carcere. Tutto è partito dalla denuncia della madre, ora le complesse indagini sulla vicenda
Ferrara Un uomo di circa 40 anni è stato arrestato dai carabinieri nella giornata di venerdì per una presunta violenza sessuale compiuta nei confronti di una bambina di 5 anni, figlia della sua vicina di casa.
Ieri mattina, nella casa circondariale dell’Arginone, l’uomo è stato ascoltato dal giudice per le indagini preliminari Marco Peraro che ha ritenuto di applicare la misura cautelare del carcere nei confronti dell’uomo. È ciò che aveva chiesto il sostituto procuratore Ciro Alberto Savino, titolare del fascicolo d’indagine, mentre il difensore dell’indagato, l’avvocato Gianni Mantovani, aveva chiesto una misura meno afflittiva e meno compromissoria della libertà personale del suo assistito.
La presunta violenza si sarebbe consumata in un paese della provincia la settimana scorsa e denunciata dalla madre della bambina ai carabinieri, che venerdì hanno sottoposto l’uomo a fermo di indiziato di delitto. Secondo quanto è stato denunciato, l’uomo avrebbe approfittato di un momento in cui era con la bambina e l’avrebbe toccata e si sarebbe spinto anche in un atto di natura sessuale più ancora più esplicito e grave. Tutto è, ovviamente, da provare ma vista la gravità delle accuse la scelta primaria è stata quella di tutela massima della bambina, allontanando l’uomo dall’abitazione: si tratta di un immobile a due piani, con l’indagato che vive al piano terra e la famiglia della bambina al piano superiore, un contesto dunque in cui è difficile che non vi siano contatti considerabili problematici allo stato dell’indagine.
L’indagato ha risposto alle domande del giudice e ha respinto ogni accusa, negando nettamente di aver compiuto atti sessuali nei confronti della bambina, ipotizzando che le accuse derivino da un risentimento della donna nei suoi confronti, dovuto a presunto motivi di gelosia o di non corrispondenza sentimentale. L’uomo, però, ha anche sostenuto che tra i due vi sarebbe comunque un rapporto di fiducia, anche nella cura dei figli della donna, che più volte avrebbe anche accompagnato a scuola o alla fermata della scuolabus.
È molto probabile che nei prossimi giorni venga disposto un incidente probatorio (ovvero l’acquisizione di una prova nel contraddittorio tra le parti, prima del processo vero e proprio) e prima ancora una consulenza sulla bambina e sulla sua capacità di raccontare e testimoniare (e di farlo senza condizionamenti).
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