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L’episodio

Ferrara, spray al peperoncino a scuola. Già individuati i responsabili

Annarita Bova
Ferrara, spray al peperoncino a scuola. Già individuati i responsabili

L’episodio ha sconvolto la mattina all’istituto Einaudi di via Savonarola. Venti studenti e studentesse sono finiti in ospedale per intossicazione. Cos’è successo e chi è stato

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Ferrara Venti tra alunni e alunne intossicati dallo spray al peperoncino finiti in ospedale e altrettanti hanno avuto bisogno di cure sul posto. È successo ieri mattina, 24 novembre, nella sede di via Savonarola dell’istituto superiore Luigi Einaudi, e tutta la scuola è stata evacuata. I carabinieri avrebbero già individuato i responsabili (tre tra ragazze e ragazzi) per i quali ci potrebbero essere pesanti conseguenze disciplinari e anche penali. Tanto la scuola quanto la macchina dei soccorsi hanno messo in piedi in brevissimo tempo un piano di emergenza che ha funzionato alla perfezione.

L’allarme

Le lezioni erano cominciate da circa un’ora e le porte della maggior parte delle aule chiuse. Dopo il primo cambio, più o meno attorno alle 9.30, alcuni alunni sono arrivati in centrale, mentre tanti altri si trovavano negli spazi comuni adiacenti alle scale, dove vengono svolti diversi laboratori. Stando a quanto raccontato, i responsabili sono saliti fino all’ultimo piano (una sorta di mansarda) armati di bomboletta, forse anche più di una, e senza che ovviamente vi fosse alcuna ragione per farlo, hanno spruzzato lo spray. Non solo: si sono fatti anche scivolare il contenitore dalle mani, non avendo la più pallida idea di come usarlo, e lo stesso dopo un volo di circa tre piani è arrivato nell’atrio. I presenti hanno iniziato ad avvertire tutti i sintomi di quella che può essere definita a tutti gli effetti un’intossicazione: tosse, sensazione di soffocamento, lacrimazione intensa e arrossamento degli occhi. Ma anche vomito e in alcuni casi vertigini e mal di testa.

I soccorsi

La chiamata al 118 è stata immediata, sul posto sono state mandate due ambulanze e il medico con l’automedica. Avvertiti anche i carabinieri. Tutte le finestre sono state spalancate ed è scattato il piano d’emergenza con l’evacuazione della scuola. Perfetta, ed è il caso di sottolinearlo, la gestione da parte della preside Marianna Fornasiero come di Maurizio Giacometti, responsabile medico del Servizio emergenza territoriale 118. Dopo le prime cure sul posto, i medici hanno ritenuto opportuno il trasporto in ospedale per venti persone, tutte minorenni. La croce rossa ha messo a disposizione i mezzi: sue due pulmini sono stati caricati rispettivamente 7 e 8 pazienti, l’ambulanza ne ha caricati 4 e un Doblò del 118 ne ha caricata una.

Al Pronto soccorso dell’ospedale Sant’Anna di Cona è stata nel frattempo allestita una stanza dove i ragazzini e le ragazzine, raggiunti dai familiari, sono stati sistemati in attesa di tutti gli accertamenti del caso. La gestione dell’emergenza è andata avanti anche all’interno della scuola in maniera parallela. I sanitari sono rimasti fino alle 14 circa in supporto, cercando di capire chi fosse stato realmente “vittima” dello spray e chi invece si fosse solo suggestionato o comunque presentasse sintomi molto lievi. La scuola si è messa in contatto con i genitori, alcuni dei quali hanno poi riportato i figli a casa.

Delicato il lavoro delle forze dell’ordine, con i carabinieri supportati dai docenti e dai responsabili della scuola in ogni passaggio. La ricostruzione dei fatti è stata certosina, con tanto di controlli di presenti e assenti, di ragazzi e ragazze che in quel momento si trovavano nelle aule piuttosto che nei corridoi o in bagno e alla fine i responsabili e le responsabili sarebbero stati individuati. Non è ancora dato da sapere cosa la scuola intenderà fare e di qual reato, cosa non da poco, potrebbero essere accusati. 

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