Kusiak assunta in Comune a Ferrara, tutti i dubbi
L’ex assessora verso le dimissioni dal Consiglio comunale dopo il concorso. Accesso agli atti per chiarire la vicenda, Nanni (Pd): «Esaminata da dirigenti nominati durante il suo mandato»
Ferrara «È lecito che un assessore o un consigliere comunale in carica partecipino a concorsi pubblici nello stesso Comune dove svolgono attività politico-amministrativa?». Davide Nanni, rappresentante del Pd in Consiglio comunale a Ferrara si fa qualche domanda «dopo che la stampa locale ha dato notizia delle dimissioni per… avvenuta assunzione della consigliera Dorota Kusiak».
«Eletta nelle liste della Lega, dopo aver partecipato alla procedura concorsuale per funzionari contabili bandita a fine 2024, l’ex assessora è stata inserita nella graduatoria triennale di merito per il ruolo di funzionario contabile come “idoneo non vincitore” ma in posizione utile a una pronta assunzione – evidenza il consigliere dem –. Così questa arriva dopo nemmeno quattro mesi, per scorrimento della graduatoria stessa, in tempi assai rapidi rispetto a quanto sta avvenendo per altri profili professionali già selezionati, come i funzionari culturali, o di cui il Comune di Ferrara avrebbe bisogno. Pensiamo agli impiegati di Anagrafe, oggi sottodimensionati e supportati da dipendenti interinali privi della qualifica di Ufficiale di Stato Civile. Guardiamo alle proteste che si levano nei Servizi Educativi, dove una quarantina di educatrici precarie attendono da anni la stabilizzazione promessa e non vengono banditi concorsi regolari dal 2017. Sono servizi essenziali dove cittadini e famiglie pagano la mancata volontà di assumere nuovo personale presa da questa Amministrazione. Per questo abbiamo voluto vederci chiaro sulla procedura che ha garantito un posto fisso alla consigliera Kusiak. Anche se la legge non vieta agli ex amministratori locali di partecipare a concorsi pubblici nello stesso Ente dove hanno governato, resta il palese conflitto di interessi. Tanto che in situazioni analoghe, come quella verificatasi ad Ardea nel 2022, i dirigenti comunali si sono autotutelati ricorrendo a una commissione esaminatrice esterna. A Ferrara, invece, pare che l’ex assessora sia stata esaminata da dirigenti nominati durante la precedente consiliatura e con cui avrebbe potuto mantenere rapporti in virtù della sua attività di rappresentanza politica. Abbiamo depositato un accesso agli atti per chiarire questa vicenda che rischia di creare danni ed esige assoluta trasparenza a garanzia del buon funzionamento della Pubblica Amministrazione nel nostro Comune».
.jpg?f=detail_558&h=720&w=1280&$p$f$h$w=0031fec)