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Spaccio spudorato in viale IV Novembre a Ferrara, la rivolta del condominio

Stefano Balboni
Spaccio spudorato in viale IV Novembre a Ferrara, la rivolta del condominio

Protesta degli abitanti in zona Gad: «Situazione peggiorata da quando sono state installate le cancellate in piazza Toti. Qui è diventato difficile vivere: marciapiedi come latrine e caos sulle mura»

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Ferrara Probabile spaccio di droga, sporcizia e persone che urinano all’uscita del garage di un condominio. Sembra non essere cambiato nulla, in termini di degrado, per quanto avviene in viale IV Novembre, nei pressi dell’edificio situato tra i civici 19 e 23. Lo stabile, costruito nel corso degli anni ’60, è stato recentemente ristrutturato e ospita 26 nuclei famigliari. Al livello della strada trovano sede cinque esercizi commerciali, mentre nel sotterraneo ci sono i garage, accessibili in auto da via Ortigara. Dal vano c’è una ulteriore rampa pedonale che sbocca nello stesso viale IV Novembre. È proprio qui che, secondo quanto segnalato, alcuni giovani di varie etnie si ritrovano con cadenza quasi quotidiana per fumare, bere sostanze alcoliche ed urinare.

«Abbiamo il caos nel tratto di mura di fronte a casa e la situazione è nettamente peggiorata da quando sono state installate le cancellate nel vicino giardino di piazza Toti, che hanno spostato il problema di poche centinaia di metri», racconta uno dei residenti. Secondo altre testimonianze raccolte in zona sulla cinta muraria, nel punto in questione, erano stati installati faretti supplementari di illuminazione con lo scopo di infondere maggiore sicurezza, ma questi sono stati spenti meno di un anno fa e successivamente rimossi.

«Abbiamo una latrina sui marciapiedi di corso Piave e via Cassoli, e anche la zona sopra alle mura è indecente», segnala un abitante che da tempo si preclude la possibilità di invitare amici in casa per evitare loro il disagio e la paura di arrivare in zona. Forti dubbi sono denunciati in merito alle frequentazioni di uno degli esercizi commerciali, presso cui sono state notate diverse persone a bordo di biciclette e monopattini. Sempre secondo le segnalazioni, alcuni frequentatori guadagnerebbero l’uscita dal locale dopo aver caricato uno zaino sulle spalle.

«Non riusciamo più ad essere liberi di entrare e uscire di casa senza essere osservati nelle nostre abitudini», conclude uno dei residenti. Una zona dove lo spaccio di droga è sotto la luce di tutti, ben distante dall’essere il giardino nel cuore di Ferrara di molti anni fa. 

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