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Ferrara e il Delta, 30 anni Unesco. I progetti per il nostro Patrimonio

Matteo Ferrati
Ferrara e il Delta, 30 anni Unesco. I progetti per il nostro Patrimonio

Convegno al Ridotto del Teatro Comunale per un nuovo piano condiviso di gestione del sito

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Ferrara Il Ridotto del Comunale ospita tra ieri e oggi un convegno in occasione delle celebrazioni per il trentennale della prima iscrizione del sito “Ferrara, città del Rinascimento” nella lista del Patrimonio Mondiale Unesco, seguita dal riconoscimento del Delta del Po nel 1999. L’assessore comunale alla Cultura Marco Gulinelli, e la consigliera delegata al coordinamento Programmi Mab e siti Unesco Marcella Zappaterra hanno portato i saluti istituzionali: «L’eredità che lasceremo a chi verrà dopo di noi – afferma Gulinelli – dovrà essere un patrimonio migliore di come lo abbiamo trovato». La prima sessione ha visto gli interventi di Claudia Collina, settore patrimonio culturale – direzione generale conoscenza, ricerca, lavoro, imprese Regione Emilia-Romagna, Ethel Guidi, settore Cultura e Turismo del Comune di Ferrara, Katia Basili, Unesco World Heritage Protection & Management, e Patrizia Borlizzi, Fondazione Links.

Claudia Collina ha presentato il portale PatER, che cataloga e valorizza in rete tutti i siti Unesco dell’Emilia-Romagna. Le sue parole: «L’obiettivo è offrire un punto di accesso privilegiato ai temi del Patrimonio Mondiale e all’universo dei riconoscimenti Unesco sul territorio, creando strumenti di conoscenza, approfondimento e promozione. Ogni sito viene presentato nel portale PatER attraverso schede che ne raccontano le iniziative Unesco, dall’Eccezionale Valore Universale ai riconoscimenti ricevuti, gli aspetti storici, artistici, culturali e naturalistici e le relazioni con altri beni collegati nel Catalogo regionale del patrimonio».

Ethel Guidi ha raccontato il percorso del riconoscimento Unesco del sito Ferrara, dal centro storico al Delta del Po: «Un sito, per entrare nel Patrimonio Mondiale, deve soddisfare almeno uno dei dieci criteri stabiliti, sei di tipo culturale e quattro ambientali. Ferrara ne ha soddisfatti tre e il Delta del Po due». In totale, ben la metà: il II, primo criterio compiuto, indica: “rappresentare una testimonianza unica o quantomeno eccezionale di una tradizione culturale o di una civiltà vivente o scomparsa”. Katia Basili e Patrizia Borlizzi hanno presentato il nuovo Piano di Gestione del sito, il principale strumento richiesto da Unesco per la conservazione e trasmissione alle future generazioni dell’Eccezionale Valore Universale del sito. Uno strumento concreto, utile ad attuare progetti di conservazione e valorizzazione coordinati e condivisi dai soggetti operanti nel territorio. Basili ha indicato il percorso di creazione del Piano: «Necessario è stato studiare e approfondire la storia del sito. Sono stati fatti numerosi sopralluoghi, analisi del contesto e incontri per ascoltare i fabbisogni di un territorio assai vasto, considerando il cambiamento climatico e tutto ciò che comporta». Ha chiuso Borlizzi: «Per un Piano è necessario un obiettivo. Quello per il nostro patrimonio si fonda sull’idea di armonia ed equilibrio ereditati dalla visione estense. L’armonia si declina in ambiti specifici: tradizione e innovazione; centro storico di Ferrara e territorio del Delta; terra e acqua in equilibrio dinamico; armonia tra passato e futuro». Sono stati poi elencati i 19 progetti del patto, legati a conservazione, decoro urbano del centro storico, accessibilità, comunicazione e sensibilizzazione in merito al nostro straordinario patrimonio. 

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