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Il caso

Blocca la nuova lottizzazione in via Favero a Ferrara, l’impresa fa ricorso

Daniele Oppo
Blocca la nuova lottizzazione in via Favero a Ferrara, l’impresa fa ricorso

Ricorso per far revocare l’ordinanza di sospensione lavori del Tribunale

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Ferrara Non è chiusa la vicenda dell’area verde tra via Favero, via Mozzoni e via Serao. La società Nuova Residenza Srl ha infatti presentato un ricorso davanti al Tribunale di Ferrara affinché lo stesso accerti l’inesistenza di una servitù di passaggio pubblica nell’area e dunque revochi la sua precedente ordinanza per la sospensione della costruzione di un piccolo complesso immobiliare. Del ricorso si apprende per via della delibera della Giunta comunale che autorizza il sindaco a costituirsi in giudizio per resistere alle richieste dell’impresa e per l’assegnazione dell’incarico legale a un avvocato esterno all’ente, che risulta ancora da individuare. Il ricorso è stato notificato al Comune il 6 novembre scorso.

A maggio il Tribunale di Ferrara, su ricorso presentato da una residente, Piera Fiorito (con l’assistenza legale dell’avvocato Benito Magagna), si era pronunciato contro l’avvio dei lavori di costruzione di una villetta nell’area verde di via Favero. Anche sulla base di una consulenza tecnica che ripercorreva i passaggi di proprietà e di destinazione urbanistica dell’area, la giudice Costanza Perri aveva ordinato alla Nuova Residenza di fermare immediatamente i lavori, riconoscendo l’esistenza di una servitù di passaggio a favore dei residenti e l’esistenza di un accordo contrattuale per la cessione gratuita del terreno al Comune (che era previsto da un precedente contratto in forza di una sorta di “scambio” con il pagamento di oneri di urbanizzazione).

La battaglia civile sul destino pubblico dell’area va avanti dal 2019, e vi era stato anche un intervento politico in Consiglio comunale, portato avanti in particolare da Luca Caprini e Francesca Savini, nel frattempo diventata assessora. Intervento che però non aveva, e non ha tuttora, fatto il passo decisivo auspicato dai residenti per l’acquisto dell’area e la sua successiva trasformazione in un parco pubblico attrezzato: l’azione civile promessa da Savini durante un Consiglio comunale non è stata finora avviata (su questo vi era stata anche una richiesta della consigliera Anna Zonari, La Comune). Ciò che rimane, dunque, è il ricorso della Nuova Residenza contro l’ordinanza che l’aveva penalizzata a maggio, con la richiesta di rivedere in toto quella decisione. Il Comune, chiamato in causa dal ricorso di Fiorito, ha deciso di opporsi. E tra un ricorso e l’altro, a ottobre i residenti avevano denunciato lo stato di incuria e di abbandono dell’area. 

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