Ferrara, genitori esasperati: «Prof sempre assente, ci rimettono i nostri figli»
La segnalazione dalla scuola media Tasso: «Adesso si deve provvedere»
Ferrara «Quanto è importante per i ragazzi e le ragazze la continuità scolastica? E quanto lo è per la preside della scuola media Tasso?». È questa la domanda che un nutrito gruppo di genitori pone alla dirigente scolastica, dopo ormai «un anno e mezzo di disagi importanti, causati dall’assenza continua di uno dei docenti».
La scelta di rendere pubblico quanto sta accadendo è dettata dal fatto che «non abbiamo avuto ascolto. Stiamo lottando, chiedendo, facendo presente che i nostri figli hanno bisogno di fare lezione e andare avanti col programma ma nulla». Quale il problema? «Dall’anno scorso una delle insegnanti della nostra scuola si assenta periodicamente e a singhiozzo – spiegano le famiglie –. La sua tra le altre cose è una cattedra importante, che per molti di noi ha determinato anche la scelta della scuola Tasso rispetto ad altre. Non riusciamo sinceramente a capire cosa stia succedendo. O meglio, la situazione è chiara, ma possibile che il diritto degli alunni ad avere una preparazione buona e continua passi in secondo piano?».
Ovviamente di incontro, di telefonate e di mail ce ne sono state tante nel corso di questi mesi. «Ci avevano assicurato che qualcosa sarebbe cambiato, e abbiamo iniziato il uovo anno speranzosi. Già dopo i primi giorni di scuola il meccanismo si è inceppato e l’insegnante nuovamente assente». Da qui, «ancora rassicurazioni da parte della scuola, ma siamo a dicembre e nulla è cambiato». Per i genitori «tale discontinuità porta inevitabilmente ad un calo, con i nostri figli che non hanno potuto raggiungere i livelli dovuti in una materia che, ripetiamo, per noi è fondamentale. Come lo sono poi anche tutte le altre. Possibile che dopo tutto questo tempo non si sia pensato ad una soluzione più o meno definitiva? Le assenze prolungate certamente influiscono negativamente sul percorso didattico degli studenti, interrompendo le lezioni e creando confusione». Per questo motivo, se la situazione non migliora, l’intenzione è quella di inoltrare una segnalazione scritta anche all'Ufficio scolastico regionale, «ma anche trasferire i nostri figli altrove».
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