Atti falsi per i permessi di soggiorno, la Procura di Ferrara chiede nove condanne
A processo undici stranieri, con la sentenza prevista per febbraio
Ferrara Undici imputati in tutto, nove le richieste di condanna (otto da un anno e quattro mesi e una a un anno e mezzo di reclusione) avanzate dal pubblico ministero Isabella Cavallari. Due invece le richieste di assoluzione per non aver commesso il fatto.
Parliamo di uno dei processi aperti a Ferrara sulle false dichiarazioni presentate da diverse persone straniere per poter ottenere il rinnovo dei permessi di soggiorno. In questo filone, al centro dell’indagine compiuta dalla Guardia di finanza c’erano delle false dichiarazioni dei redditi, depositate in questura per le richieste sui permessi di soggiorno, ma in generale sconosciute all’agenzia delle Entrate. Gli imputati “dimostravano” di essere imprenditori in regime forfettario – che richiede molte meno formalità sulla tenute delle scritture contabili e delle fatture – presentando alla Questura la documentazione realizzata per loro conto da un commercialista di Lugo, Andrea Galamini, la cui posizione era stata già stralciata dal processo e si era chiusa con un patteggiamento della pena.
Le indagini – avviate su impulso della stessa Questura, che aveva notato le troppe dichiarazioni presentate dallo stesso commercialista – avevano portato a scoprire, oltre alla mancata trasmissione all’agenzia delle Entrate delle dichiarazioni dei redditi, anche all’assenza in molti casi dei requisiti minimi per poter esercitare l’attività imprenditoriale che veniva dichiarata: nessun deposito, nessuno strumento, nessun macchinario o spesa relativa all’impresa.
Gli undici imputati rimasti sono solo una parte di quelli individuati inizialmente, nel corso del tempo persi per strada anche per via della prescrizione. Dopo aver ascoltato la requisitoria della pm Cavallari, la giudice Rosalba Cornacchia ha rinviato l’udienza al prossimo 13 febbraio per le arringhe delle difese e per la lettura del dispositivo della sentenza.
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