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L’episodio

Ferrara, anello falso venduto ad anziani: truffa sventata e tre in manette

Ferrara, anello falso venduto ad anziani: truffa sventata e tre in manette

Hanno finto di essere rimasti in panne, scoperti grazie alla Locale

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Ferrara Hanno tentato di raggirare due ultranovantenni, fingendo di essere rimasti in panne con l’auto e che a bordo ci fosse anche un bambino malato con immediata necessità di soccorso. Attirando l’attenzione di due coniugi che transitavano per via Mandela, i tre autori del raggiro sventato - due uomini e una donna - hanno richiesto denaro, offrendo in cambio un anello d’oro giallo, incastonato con un rubino. Intascati i soldi, però, i 3 sono ripartiti frettolosamente, destando sospetti a una pattuglia della Polizia Locale che passava da lì e che ha immediatamente fermato il veicolo, un’Audi rossa. Gli agenti hanno dunque scoperto che i due anziani erano caduti in una messinscena e che il gioiello altro non era che un anello di metallo comune, oggetto utilizzato sempre con più frequenza dai malintenzionati per truffare i cittadini più vulnerabili.

Gli accertamenti hanno permesso di appurare che ai due anziani era stata sottratta una banconota da 50 euro- che è stata loro restituita - in cambio di un anello di metallo, sebbene recante una stampigliatura ingannevole tipica dell’oro. Nell’auto gli agenti hanno trovato altri anelli identici, verosimilmente destinati ad altri raggiri. L’auto e la refurtiva sono state sequestrate e i tre arrestati con l’accusa di truffa in concorso, aggravata dall’età delle vittime. Gli arrestati hanno trascorso la notte nelle camere di sicurezza del comando di via Tassoni. Durante la permanenza, i due uomini hanno richiesto l’intervento di un’ambulanza, subito fatte arrivare una per ciascuno. Dimessi dal Pronto soccorso e riportati nella camera di sicurezza, i due hanno trascorso tutto il tempo tirando calci alle porte e ai sanitari.

Ieri mattina il giudice del tribunale di Ferrara ha convalidato l'arresto e rinviato il processo per direttissima al 13 gennaio su richiesta di termini a difesa avanzata dall’avvocato difensore. Dopo l’udienza, i tre sono stati portati in Questura per il prelievo del Dna utile all’attività investigativa e poi al comando di via Tassoni per la notifica del Foglio di via obbligatorio .

«Complimenti alla Polizia Locale per l’efficacia e la tempestività dell’intervento – dichiara l’assessora comunale alla Sicurezza Cristina Coletti -. Questo episodio, così spiacevole, dimostra quanto sia importante mantenere sempre alta l’attenzione su fenomeni diffusi e in continua evoluzione come quelli legati alle truffe e ai raggiri. L’invito a tutti è diffidare dalle richieste di denaro improvvise, a non fermarsi davanti a situazioni poco chiare e a contattare immediatamente le forze dell’ordine in caso di sospetto». 

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