Ferrara, autobus a guida autonoma: Tper e Karsan lanciano la sfida
Presentato il modello di bus chiamato “e-Atak” con una prova simulata su strada. Dopo l’elettrico e l’idrogeno, Ferrara potrebbe fare da teatro per il futuro
Ferrara Dall’abbandono del servizio filoviario a Ferrara, al futuro autobus elettrico a guida autonoma. Una novità assoluta presentata da Tper e Karsan ieri mattina all’autodromo “Enzo e Dino Ferrari” di Imola. Sono trascorsi 50 anni da quando nella nostra città i vecchi filobus terminarono il loro onorato servizio. Fino ai primi anni Duemila gli autobus erano alimentati con vecchi motori diesel. L’arrivo del nuovo impianto di rifornimento a metano nel deposito di via Trenti e dei ben più recenti impianti per l’approvvigionamento di metano compresso, idrogeno e le stazioni di ricarica per mezzi elettrici hanno dato una svolta al futuro del trasporto pubblico locale. Ieri, dopo i saluti istituzionali del sindaco di Imola Marco Panieri, del direttore amministrativo di Tper Fabio Teti, del general manager di Karsan Europe Halit Ozgur Altinsoy, e dei rappresentanti della regione Emilia-Romagna e del Comune di Bologna, lo start dai box ha dato il via ad un assaggio di futuro con un esperimento di mobilità che ancora si profila lontana.
Prodotto dall’azienda turca Kansar il bus modello "e-Atak " è dotato di guida autonoma di livello 4, in grado di navigare in sicurezza senza bisogno di controllo da parte del conducente, rilevando le condizioni stradali e ambientali su percorsi definiti. Determinando la sua posizione in modo preciso, il bus calcola il movimento di ogni oggetto circa 20 volte al secondo ed il viaggio a bordo del mezzo lungo poco più di 8 metri avviene all’insegna della sicurezza, mediante i radar per le frenate di emergenza, i sensori ad ultrasuoni per il rilevamento degli oggetti a distanza ravvicinata ed altre tecnologie in grado di rilevare pedoni e ciclisti. Presenti inoltre telecamere di ultima generazione in grado di eseguire il rilevamento e la classificazione di cose, il rilevamento del colore ed il riconoscimento delle informazioni sulla corsia.
Attualmente in Italia non esiste ancora una regolamentazione ufficiale per l'utilizzo di questa tecnologia su strada, ma – anche sulla scorta di esperienze internazionali – il dibattito intorno alla sua omologazione è già aperto e da più parti si stanno progettando test. In linea generale, ci si sta orientando su ipotesi di limitazione ai 40 km/h come velocità massima per questa tipologia di mezzi. Su questa base si è proceduto nella prova con il bus che, lungo i 2,6 km di percorso simulato all’interno dell’autodromo, ha modulato la velocità accelerando e rallentando in funzione delle condizioni stradali ed entro le tabelle di limite impostate. Per percorrere il percorso il bus di Karsan ha impiegato circa 10 minuti, una velocità assolutamente in linea con le percorrenze urbane dei veicoli attualmente gestiti a conduzione umana.
«Per una azienda che voglia essere in grado di affrontare le sfide attuali quanto quelle del futuro è importante lavorare anche in ambiti di ricerca e di collaborazione che vanno oltre la messa a terra di investimenti e innovazioni dell’oggi. Il tema della guida autonoma, che si collega allo sviluppo di sistemi intelligenti e interconnessi, rappresenta una delle frontiere di una nuova “rivoluzione industriale della mobilità”, quindi anche del trasporto pubblico. Per questo è importante esserci in modo proattivo, far crescere la conoscenza e la competenza, con relazioni e collaborazioni che sono indispensabili in scenari di cambiamento in continua evoluzione», ha dichiarato Giuseppina Gualtieri, presidente e amministratrice di Tper. Un futuro che ancora non si sa quanto sia lontano in Italia, sul quale Ferrara potrebbe rappresentare uno dei primi ambiti di test, come già avvenuto in passato.
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