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Verso il 2026

Gente di Cento, un calendario dedicato ai “veri” personaggi

Davide Bonesi
Gente di Cento, un calendario dedicato ai “veri” personaggi

La 22esima edizione con i testi realizzati dal professor Sitta

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Cento Non solo Bondeno e ovviamente Finale Emilia, i calendari dedicati al territorio realizzati da Ediland toccano ogni anno anche Cento, tanto è vero che il calendario “Gente di Cento” del 2026 è la 22esima edizione. Si tratta di un calendario speciale, che propone per ogni mese la storia di una persona o di un’azienda che rappresentano il territorio. A realizzarle con precisione e dovizia di particolari è il professore Giuseppe Sitta, da sempre amante della storia di Cento, lui che centese non è. Si è laureato e specializzato con due tesi su Cento, «da lì è partita la ricerca di curiosità, che continua ancora oggi. Il mio maestro è stato il professor Guido Vancini, che mi ha fatto entrare nel periodico Famè Zenteisa che oggi curo in larga parte con articoli, ritratti e altro, sempre su Cento».

Il professor Sitta ci racconta anche l’inizio di questa collaborazione: «Avendo affrontato in tanti modi la storia di Cento, compresa una trascrizione storica della città, da lì come ho detto è partita una serie di cose, curiosità e personaggi del territorio. Quando mi è stato proposto di collaborare al calendario dissi che non era un problema, con tutti i personaggi che avevo incontrato, però mi fu spiegato che il calendario doveva parlare di personaggi viventi, importanti certo, come lo stesso Vancini e Ferruccio Lamborghini (Sitta ha anche scritto un libro su di lui, ndr), ma dovevo spaziare anche alle attività commerciali, agli industriali, ho parlato di un sacerdote, persone impegnate nel volontariato, ma anche ex operai di Fava e Vm, perfino miei ex scolari che hanno poi compiuto percorsi particolari, in ogni caso persone nate o che hanno lavorato a Cento. Ci sono state anche edizioni con 13 racconti, tanto è vero che ormai siamo cica ai 300 personaggi trattati».

Sitta racconta l’emozione di entrare in contatto con quelli che diventeranno i personaggi del calendario: «Queste persone mi hanno aperto i loro cassetti, quindi le loro fotografie e i ricordi. Una volta con un carrista ho visto una cosa in un album di fotografie, una cappella, qualcosa di sacro, chiesi questa dove si trovava. Mi spiegò che era in un ufficio di un’attività a Cento, dove c’era questo bellissimo soffitto: era l’ex Casa del Dazio, la vecchia chiesa e Oratorio dell’Annunziata, costruita nel 1226; ci sono ancora questi soffitti meravigliosi. Un’altra volta entrai in un’azienda sopra la pizzeria Il Baiocco in via Malagodi, qui ci sono soffitti alti e bellissimi in quelli che erano i magazzini del porto, perché fino al 1870 lì c’era il porto fluviale per le imbarcazioni con la canapa che arrivavano a Ferrara e da lì al mare. Le vele delle navi di sua maestà in Gran Bretagna erano fatte con canapa raccolta nel Centese».

Il professor Sitta ci racconta di qualche inevitabile difficoltà iniziale a far accettar questa proposta dagli intervistati. «Vero, all’inizio è stato più complicato, ci chiedevano “Chi sono questi qui?”, nonostante abito qui dal 1957 e ho insegnato nelle scuole centesi. Ma poi «nel corso degli anni è stata la gente stessa che chiedeva di essere inserita. Una volta una signora alla Coop mi disse “Professore, perché non parla di mio marito?”. Ovviamente molti di questi personaggi sono avanti con l’età e nel frattempo tanti di loro ci hanno lasciato».

Le idee anche quest’anno sono svariate, si va dalla ditta Forni al meccanico Pirazzini, Davide e Stefano Fiocchi per l’abbigliamento, «per dare risalto anche a chi prosegue le attività storiche di famiglia. A volte queste attività collaborano con noi in altre iniziative e da lì si apre un mondo». Poi c’è Carlo Lodi l’ironman, Leda Cavicchi Cavaliere della Repubblica, Luciana Gilli e Omero Soffritti. «Ma apriamo anche a nuovi argomenti. Ho sfogliato negli anni archivi come quello della Zanandrea e quello al Pensionato Cavalieri trovando sempre grande disponibilità». Per la cronaca i protagonisti sono: Elda e Vittorio Forni; Roberta, Stefania e Federica Forni; Adriano Fini; Carlo Lodi; Drio Pirazzini; Walter Fiocchi; Davide e Stefano Fiocchi; Francesco Lodi; Onorio Tirini; Leda Cavicchi; Luciana Gilli e Omero Soffritti; Mintore Busi. “Buon Natale e buon anno a voi e alle vostre famiglie, ai miei cari, ai nostri parenti, agli amici e ai ragazzi di Minerbe, Cento, Ferrara, Portomaggiore, in particolare a quelli che sono stati colpiti negli affetti più cari, come Simona, Antonella e Riccardo; un doveroso ringraziamento e augurio agli sponsor e al caro signor Pinotti per la fiducia dimostrata in questa iniziativa” il saluto finale di Sitta. 

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