I prezzi dei servizi comunali a Ferrara: sposarsi costa, scuola invariata
Aumenti su urbanistica e ostello, ma il resto rimane bloccato
Ferrara Il Comune ha pubblicato il nuovo tariffario dei servizi comunali per il 2026. Un documento imponente - quasi cento pagine - che mette ordine a costi, diritti di segreteria e tariffe di ogni settore dell’amministrazione. Dal confronto con il 2025 emergono alcuni aumenti significativi, ma anche molte conferme e una serie di curiosità che raccontano quanto sia capillare la macchina comunale.
Aumentano le tariffe
Gli incrementi più evidenti riguardano soprattutto i servizi legati allo stato civile e all’urbanistica.
Il capitolo più “visibile” è quello dei matrimoni e delle unioni civili. Celebrarsi in una sala di pregio come la Sala degli Arazzi o al Palazzo dei Diamanti o in teatro costerà di più: per i residenti si passa da 100 a 150 euro nei giorni feriali e da 200 a 300 euro nei fine settimana. Un aumento secco del 50%, uno dei più alti dell’intero tariffario. Sale anche il costo per il rinnovo della promessa di matrimonio, che nei giorni feriali passa da 60 a 80 euro.
Incrementi importanti si registrano anche nei certificati urbanistici. Il certificato di destinazione urbanistica (CDU), documento indispensabile nelle compravendite immobiliari, aumenta in tutte le fasce: ad esempio da 60 a 80 euro per i certificati più semplici e fino a 110 euro per quelli più complessi. Gli aumenti oscillano tra il 25 e il 33%. Ancora più alti i costi per i certificati “urgenti” o “storici”.
Nel settore edilizia, salgono diversi diritti di segreteria: permessi di costruire, varianti, mutamenti di destinazione d’uso e sanatorie, con aumenti che in alcuni casi superano il 40%.
Tariffe invariate
Non mancano però le buone notizie. Restano invariate le tariffe di molti servizi “di base”: carte d’identità, certificazioni anagrafiche e servizi demografici ordinari; occupazione di suolo pubblico; pubblicità e affissioni, al netto dei meccanismi di adeguamento Istat; canone mercatale. Fondamentale poi il mantenimento dei prezzi del servizio scolastico e non si registrano - almeno quest’anno - crescita nei parcheggi dopo le ampie discussioni del 2025.
Le curiosità
Sfogliando il tariffario, colpisce la minuziosità quasi enciclopedica con cui vengono elencati i costi. C’è, ad esempio, una tabella dettagliata per fotocopie e scansioni: pochi centesimi per una copia A4, qualche euro per una scansione in grande formato o a colori. Un listino che sembra uscito da una copisteria, ma che fotografa la necessità di coprire ogni singolo servizio.
Ampio spazio è dedicato ai servizi cimiteriali: dalla cremazione ai costi di deposito provvisorio, dalle volture delle concessioni alle esumazioni.
Curiosità anche per l’Ostello della gioventù, con tariffe differenziate per tipologia di stanza, periodo e utenza (leggeri aumenti vanno annotati: da 23 a 24 euro la singola con bagno in corridoio; da 25 a 27 quella con bagno in camera; dal 40 a 45 la matrimoniale a uso singolo) e per i servizi scolastici, dove le rette di nidi, mense e trasporto scolastico sono articolate per fasce Isee, con riduzioni ed esenzioni che restano confermate per le famiglie con redditi più bassi.
Il racconto della città
Più che un semplice elenco di prezzi, il tariffario 2026 diventa quindi uno spaccato della vita amministrativa di Ferrara: dal matrimonio alla ristrutturazione edilizia, dal certificato storico alla mensa scolastica, fino al costo di una scansione o di una notte in ostello o i prezzi delle servizi di Polizia locale e del canile. Gli aumenti ci sono, ma sono mirati e non generalizzati. Il resto del documento racconta una scelta di continuità e, soprattutto, la volontà di rendere trasparente - voce per voce - quanto costa ogni servizio pubblico. Un lavoro tecnico, certo, ma anche uno specchio fedele di come funziona, giorno per giorno, il Comune.
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