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Fallimento Spal, 13 milioni e mezzo da risarcire. Il Comune di Ferrara tra i creditori

Alessandra Mura
Fallimento Spal, 13 milioni e mezzo da risarcire. Il Comune di Ferrara tra i creditori

Accolte 199 richieste di ammissione allo stato di passivo. Anche calciatori e dipendenti della società in attesa di risarcimento

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Ferrara Ammontano a 13 milioni e mezzo di euro  le 199 richieste di ammissione allo stato passivo accolte oggi (16 dicembre) dal giudice Mauro Martinelli nel corso dell’udienza per i risarcimenti ai creditori della Spal srl. Sostanzialmente confermato quindi il progetto di stato passivo presentato dal liquidatore Aristide Pincelli, che a fronte di 17,6 milioni di richieste avanzate dai creditori aveva calcolato un importo di poco più di 13 milioni. Importo  che è destinato comunque a crescere perché nel frattempo sono arrivate – oltre i termini fissati – altre domande di ammissione allo stato passivo: da parte dell’Inps per circa un milione di euro e da parte di alcuni calciatori (tra i nomi più noti, quello di Schiavon), le cui istanze saranno esaminate a una prossima udienza.

Al totale potrebbero aggiungersi inoltre altri 3 milioni e 400mila euro, ovvero quanto richiesto dalla banca Ifis relativamente a un mutuo concesso alla società. La posizione dell’istituto di credito – inizialmente non inclusa dal liquidatore - oggi (16 dicembre) è stata la sola a dover essere ancora definita in alcuni aspetti tecnici, che si conta di sciogliere all’udienza che si terrà il 27 gennaio.

Tutti i calciatori e tutti i dipendenti della società biancazzurra, inclusi gli allenatori,  sono stati ammessi come creditori privilegiati, e ai giocatori è stato riconosciuto anche l’equo indennizzo per la mancata iscrizione della squadra al campionato di Serie C, con la conseguente penalizzazione contrattuale, stimata del 50%.

Tra i creditori privilegiati compare anche il Comune di Ferrara (1,3 milioni), che ha preteso anche il rimborso dell’Imu a partire dal 2020 per gli immobili dati in concessione per l’attività sportiva.

Sono stati invece  ammessi come chirografari i procuratori (che avevano chiesto l’inclusione tra i creditori privilegiati), in quanto il loro ruolo consisteva in una sola attività di intermediazione. Un passaggio formale dunque, quello definito nel corso dell’udienza di oggi, che ha però molto di sostanziale e a cui manca ancora il tassello, tutt’altro che secondario, della vendita dello storico marchio Spal.