La Nuova Ferrara

Ferrara

La vertenza

Vendita Amsef, sit-in dei sindacati prima del voto in Consiglio a Ferrara

Vendita Amsef, sit-in dei sindacati prima del voto in Consiglio a Ferrara

Ferrara Tua e l’assessore Fornasini rifiutano l’incontro con i sindacati, che avverrà soltanto a delibera approvata. E proprio sul documento di cessione la minoranza sembra intenta a presentare 200 emendamenti

2 MINUTI DI LETTURA





Ferrara Quello di domani, il 19 dicembre, sarà un venerdì caldo in piazza Municipale. Alle 14.30 è infatti in programma un sit-in proclamato dai sindacati Fp Cgil, Fit Cisl e UilTrasporti per protestare contro la vendita di Amsef, la società municipalizzata che gestisce i servizi funerari, la cui delibera di cessione verrà votata poco dopo dal Consiglio comunale, convocato appositamente a strettissimo giro.

“No” ai sindacati

La posizione dei sindacati è molto dura, anche a fronte del rifiuto di un confronto attorno al tavolo convocato in Prefettura opposto da Ferrara Tua (la holding delle società municipalizzate) e dall’assessore al Bilancio. I sindacati parlano senza mezzi termini di «profonda indignazione e sconcerto di fronte al rifiuto categorico opposto dai vertici di Ferrara Tua e dall’assessorato al Bilancio di partecipare al tavolo di raffreddamento e conciliazione richiesto presso la Prefettura di Ferrara. È un fatto di una gravità inaudita. La posizione espressa è un insulto alla democrazia e alle corrette relazioni sindacali, la disponibilità a un incontro viene rimandata a “dopo l’approvazione della delibera in Consiglio Comunale”. Un incontro “a babbo morto”. Incontrare il sindacato a delibera già approvata non è un atto di dialogo, ma una farsa istituzionale. Una volta che il Consiglio Comunale avrà votato la vendita di Amsef, i margini di manovra saranno azzerati, le clausole blindate e il destino dei lavoratori consegnato al mercato senza alcuna garanzia reale. Perché questa fuga? Cosa teme l’Amministrazione?».

Per Massimo Zanirato, coordinatore della Uil di Ferrara, «quando dicono che il privato gestirà meglio del pubblico significa che chi gestisce oggi l'azienda (nominato dalla politica), non è l'altezza? Se così basta cambiarlo».

Critiche all’operazione arrivano dal M5S («una scelta che rischia di tradursi in costi più elevati per i cittadini e in una perdita di controllo pubblico su un servizio essenziale» e dal Forum Ferrara partecipata («ennesimo colpo di mano»).

Intanto le si preparano al voto con una pioggia di emendamenti, pare circa 200, nel tentativo di ostacolare un’operazione non vista di buon occhio, soprattutto perché decisa dalla sera alla mattina, con finalità che non sembrano essere state pienamente chiarite nella commissione consiliare e tempi ridotti all’osso, con poche garanzie su lavoro e aspetti sociali del servizio pubblico finora garantito. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA