Le letterine addobbano l’albero di Natale in piazza del Municipio a Ferrara
I pensieri dei bambini: «Vorrei una bambola e un amico per mamma». Le richieste sono scritte a mano, disegnate o incollate sui fogli con ritagli di giornale
Ferrara C’è un albero di Natale che si distingue fra tutti gli altri della città. Non ha festoni, lumini, palline colorate, pacchettini regalo. I suoi rami non sono imbiancati da spruzzi di neve, ma rappresentano i sogni e i desideri dei bambini. Si trova in piazza Municipale ed è completamente ricoperto dalle letterine che i più piccoli hanno scritto, aprendo il loro cuore, a Babbo Natale.
Leggere le loro frasi dai caratteri incerti, ammirare i loro disegni semplici e sempre molto colorati, ma soprattutto i messaggi, rappresenta una fonte di gioia e felicità attese, di speranze da esaudire, fa bene anche agli adulti che riscoprono in tanta ingenuità e fiducia quei sentimenti che si perdono con il passare degli anni.
«Sono Lorenzo Barotti, abito a Porto Garibaldi e vorrei la macchina del fumo, un saltarello, una vacanza e magari andare in gita con i miei amici», scrive dimostrando anche il desiderio di socialità, come Emma che chiede l’adozione dei capibara (un grosso roditore originario del Sudamerica) ma anche poter vedere finalmente la sua migliore amica che evidentemente abita lontano.
Anticipando di essere stati molto buoni e quindi di meritare i regali, alcuni per timore che ci possano essere disguidi hanno pensato bene di ritagliare da un giornalino le immagini di quanto richiesto e di incollarli sulla letterina. Così Thomas, che ne ha messe addirittura cinque, oppure come ha fatto un altro bambino che evidentemente vuole un rapporto privato con Babbo Natale: ha chiuso tutto dentro una busta inserita in un’altra di plastica per proteggerla.
C’è poi Alessandro Bolognesi di Fiesso Umbertiano che, colpito dal successo che sta ottenendo il tennis, chiede una racchetta che però gli dovrà essere recapitata a Fiera di Primiero dove si troverà con la famiglia a Natale. Davvero originalissime le richieste di Gaia Bossolari, 13 anni di Serravalle, che vorrebbe (chissà perché!) andare in Corea del Sud, ma sapendo di non poter essere accontentata rimedia con i 45 volumi di Haikyn, l’asso del volley, aggiungendo che lei e Sofia suoneranno in chiesa la notte di Natale. C’è poi una bimba che chiede una bambola ma anche un amico per la mamma, mentre Santiago si accontenta di una maglietta rossa da Superman.
Siamo nell’era della tecnologia più diffusa, ma fortunatamente i bambini hanno ancora conservato tanta naturalezza.
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