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Monopattini selvaggi a Ferrara, i cittadini: «Servono più controlli»

Andrea Mainardi
Monopattini selvaggi a Ferrara, i cittadini: «Servono più controlli»

Diversi cittadini li ritengono un mezzo utile ed ecologico. Persistono anche guidatori spericolati e parcheggi irregolari

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Ferrara Nuova frontiera della mobilità sostenibile o veicolo portatore di pericoli ed ostacoli? Il dibattito legato ai monopattini elettrici è sempre più polarizzato ed anche la recente stretta legislativa, con obbligo di casco per i conducenti e targa per il mezzo, non sembra aver risolto i problemi.

A mancare è sempre il senso civico da parte di molti utilizzatori, spesso giovani o giovanissimi, che guidano selvaggiamente anche sui marciapiedi per poi lasciare i mezzi in punti assolutamente non idonei se non proprio buttati in giardini e aiuole. Una delle vie più coinvolte da questo fenomeno e corso Giovecca dove spesso i monopattini “slalomeggiano” tra i passanti.

Già da alcune settimane il Comune, con l’assessore Vita Finzi Zalman, ha provato a mettere in campo alcune soluzioni. È stato innanzitutto ampliata la disponibilità di punti di sosta per i mezzi elettrici ed una maggior attenzione al parcheggio concludendo il pagamento del servizio solamente dopo un adeguato posteggio.

Inoltre è in fase di valutazione l’implementazione di una soluzione tecnologica, sfruttando il sistema bluetooth dei mezzi, che possa fungere anche da rilevatore di eventuali ostacoli per soggetti ciechi o ipovedenti. «A mancare sono spesso anche i controlli da parte dei Vigili Urbani, soprattutto nei confronti di coloro che mettono a rischio l’incolumità altrui» raccontano diversi testimoni.

«Lo ritengo uno strumento utile per la mobilità – spiega Francesco Scanelli – e spesso uso anche la bicicletta per muovermi. A volte in centro storico noto però che i monopattini sono parcheggiati in maniera disastrosa. La presenza del ciottolato inoltre non aiuta gli anziani che sono costretti a cambiare strada per schivarli. Credo vada maggiormente regolamentato il tema del parcheggio ma, in generale, trovo personalmente più fastidiosa la quantità enorme di auto che c’è in città così come i tanti mezzi posteggiati ogni giorni nelle immediate vicinanze del duomo e di corso Martiri della Libertà».

Laura Pavanello e Beatrice Benini sottolineano le insidie di chi usa in modo incosciente questi mezzi nel traffico: «In macchina bisogna stare molto attenti perché spuntano ovunque, a volte anche in due sullo stesso mezzo. Ci vorrebbero più controlli su questo ed anche sui marciapiedi: a volte in quelli più stretti passeggini e deambulatori non riescono a passare. Spesso poi vanno fortissimo e non si preoccupato di venir investiti. Le forze dell’ordine dovrebbero cercare di mettere in campo controlli più capillari in questo ambito».

«Penso che siano strumenti utili per la mobilità e l’ecologia – racconta Lorenzo Manes – ed il problema, come spesso purtroppo accade, sono le persone e non tanto il mezzo. Manca senso civico e non solo in questo contesto, andrebbe insegnato». Per Michele Pincelli la soluzione più radicale sarebbe «eliminare il servizio. Troppo i parcheggi selvaggi ed i guidatori indisciplinati soprattutto nel traffico urbano ma anche sui marciapiedi». «La città è un porto franco – conclude Irene Tagliazucchi – ormai sia per le biciclette che per i monopattini. Manca completamente il senso civico in troppe persone».

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