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Il mercato si sposta all’Acquedotto, aria tesa tra ambulanti e Comune di Ferrara

Andrea Mainardi
Il mercato si sposta all’Acquedotto, aria tesa tra ambulanti e Comune di Ferrara

La giunta tira dritto sul trasloco da piazza Travaglio, operativo da gennaio. Spazi ridotti e lontananza dal centro: agli ambulanti la soluzione non piace

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Ferrara Dopo mesi di discussioni si stringe il cerchio sulla temporanea ubicazione dello storico mercato che il lunedì si tiene in piazza Travaglio. E le prossime non saranno settimane serene nel confronto tra Comune ed operatori mercatali. Un passo indietro: nell’ambito della rifunzionalizzazione degli spazi nel centro storico, finanziata con fondi europei e comunali, una delle zone nelle quali la giunta è in procinto di intervenire è piazza Travaglio, che sarà decisamente più “green” e accogliente con nuove alberature ed una viabilità maggiormente connessa a via Bologna e via Baluardi. L’inizio dei lavori è fissato per i primi mesi del 2026. Questo porterà inevitabilmente il mercato a traslocare per circa un anno, data l’eccessiva congestione portata da un’eventuale convivenza di stalli e cantiere. Per quello che è l’area mercatale più storica ed estesa della città, il Comune punta a “finalizzare e preservare la funzione economica e sociale mantenendo la qualità dell’offerta ed il presidio territoriale generato dal mercato”.

La prima alternativa dal punto di vista logistico sembrava poter essere, data anche l’immediata vicinanza con piazza Travaglio, il Baluardo di San Lorenzo. I tecnici comunali hanno però scartato l’ipotesi in quanto l’area è stata oggetto di un progressivo calo di attrattività e tenuta commerciale nel corso degli anni. Pertanto la nuova zona individuata anche nell’ottica legata alla definizione degli hub urbani è quella dell’Acquedotto Monumentale ovvero piazza XXIV Maggio, via Vittorio Veneto e le aree limitrofe. Questa valutazione è stata fatta per una serie di ragioni addotte dal Comune: “L’area è centrale e servita da parcheggi, l’Acquedotto ha un forte valore simbolico ed urbanistico, il mercato porta all’unione di commercio, cultura e socialità, gli operatori potranno beneficiare di migliori condizioni espositive, vi sarà minore interferenza su attività commerciali circostanti e viabilità ed infine sarà possibile garantire adeguati standard di sicurezza”.

Da qui però si innesca il cortocircuito dato che gli operatori mercatali non ritengono assolutamente fattibile questa sistemazione. L’area dell’Acquedotto è considerata troppo lontana dal centro e i suoi spazi vengono definiti inadeguati per ospitare tutti gli stalli, senza quindi poter garantire a questi un’adeguata visibilità. Inoltre, uno spostamento così importante porterebbe a dover ricominciare totalmente da zero la fidelizzazione dei clienti togliendo altro potere commerciale agli esercenti. Già da fine ottobre sono iniziate le concertazioni tra tutte le parti in causa per cercare una soluzione comune. A dicembre però le associazioni di categorie hanno rispedito al mittente il progetto di trasferimento riservandosi di formulare una proposta alternativa. Il Comune, piccato, sottolinea come non “siano mai pervenute proposte praticabili e concrete nonostante un processo di condivisione legato alla ricollocazione del mercato iniziato già dal 2022”. Si tira dunque dritto nonostante tutto. La giunta resta a disposizione nel caso dovessero arrivare proposte fattibili in tempi utili, altrimenti entro gennaio 2026 lo spostamento sarà realtà. Il 31 dicembre è la scadenza entro la quale il Comune vorrà la lista degli esercenti che intenderanno aderire e, in caso di riscontro negativo, le concessioni verranno temporaneamente sospese fino al termine dell’anno di sperimentazione.

Spazio per soluzioni alternative sembra quindi essercene davvero pochissimo, con gli esercenti chiamati ad una scelta tutt’altro che semplice e che impatta in maniera importante sul comparto. Il prossimo appuntamento tra Comune ed esercenti è fissato per lunedì 19 gennaio al chiostro di San Paolo. Qui saranno decise le assegnazioni dei posteggi previsti nella nuova location. Non mancheranno però le discussioni, in particolare sulla disposizione di alcuni stalli dalla visibilità limitata nelle vie limitrofe all’Acquedotto. Il “caldo” Natale degli ambulanti estensi è in procinto di cominciare.